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Risale l'inflazione: l'Istat registra a giugno un aumento dello 0,3% su base mensile e dell'1,4% su base annua. L'inflazione acquisita per il 2018 è pari a +1,1% per l'indice generale e a +0,8% per la componente di fondo.
Se l'inflazione accelera, il carrello della spesa - ossia i prezzi dei prodotti ad alta frequenza d'acquisto - accelera molto di più. L'Istat rileva infatti che tali prodotti sono aumentati, su base annua, più del doppio rispetto all'indice dei prezzi generali. Nel dettaglio, il carrello della spesa sale a giugno dello 0,4% in termini congiunturali e del 2,9% in termini tendenziali (da +2,0% del mese precedente).
L'Istat spiega che i prezzi dei beni alimentari non lavorati risultano in calo dello 0,9% rispetto al mese precedente e in accelerazione su base annua (da +2,4% osservato a maggio a +3,4% di giugno); ciò è spiegato prevalentemente dalla dinamica dei prezzi di vegetali freschi o refrigerati diversi dalle patate, che scendono del 2,1% rispetto a maggio e registrano un'inversione di tendenza su base annua (da -1,3% del mese precedente a +4,6% di giugno), largamente dovuta al confronto con il mese di giugno dello scorso anno quando la flessione congiunturale fu molto piu' marcata e pari a -7,7%. A sorpresa, cala la frutta fresca e refrigerata che registra un decremento congiunturale del 3% e una lieve decelerazione da +8,1% di maggio a +7,8%. 
Dalla Bce è arrivato un apprezzamento sui "considerevoli progressi verso un aggiustamento durevole dell'inflazione" nell'Eurozona, Italia compresa. Secondo Eurotower, "con un buon ancoraggio delle aspettative di inflazione a più lungo termine, il vigore di fondo dell'economia dell'area dell'euro e il perdurare di un ampio grado di accomodamento monetario danno motivo di confidare che in futuro l'inflazione continui stabilmente a convergere verso i livelli perseguiti dal consiglio direttivo e che tale convergenza perduri anche dopo la graduale liquidazione degli acquisti netti di attività".
Le decisioni di politica monetaria dell'ultima riunione confermano l'attuale ampio grado di accomodamento monetario che assicurerà che l'inflazione continui stabilmente a convergere verso livelli inferiori ma prossimi al 2% nel medio termine.
Per l'Istituto di Francoforte è necessario ancora uno stimolo significativo da parte della politica monetaria per sostenere l'ulteriore accumularsi di pressioni interne sui prezzi e la dinamica dell'inflazione complessiva nel medio periodo. Tale sostegno continuerà a derivare dagli acquisti netti di attività sino alla fine dell'anno, dalle notevoli consistenze di attività acquistate e dai reinvestimenti collegati, nonche' dalle indicazioni prospettiche rafforzate del consiglio direttivo sui tassi di interesse di riferimento della Bce.
In ogni caso, il consiglio direttivo è pronto ad adeguare tutti i suoi strumenti, ove opportuno, per assicurare che l'inflazione continui ad avvicinarsi stabilmente al livello perseguito dal consiglio direttivo.

28 giugno 2018 – tratto da Italia Oggi

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