Si avvia a soluzione il rebus del pagamento del bollo auto sui veicoli in noleggio a lungo termine, creato quasi un anno fa dallo spostamento della responsabilità dal noleggiatore (proprietario del mezzo) all’utilizzatore: è stato firmato il decreto ministeriale (Economia, di concerto con Infrastrutture) che disegna le nuove procedure da seguire. Ma non è ancora certo che tutto vada a regime entro il termine attualmente previsto (il 31 ottobre, dopo due proroghe) e senza impattare sui clienti del noleggio, che normalmente scelgono questo servizio anche perché li solleva dalle incombenze legate alla gestione burocratica del veicolo.

Restano infatti da risolvere le criticità create l’autunno scorso dal decreto fiscale (Dl 124/2019, articoli 51-53) cambiando la destinazione del gettito del bollo sui veicoli in noleggio a lungo termine dalla Regione in cui ha sede il proprietario (cioè il noleggiatore, prima esclusivo responsabile del pagamento) a quella in cui ha sede l’utilizzatore (inteso come il soggetto che sottoscrive il contratto di noleggio, quindi l'impresa che acquisisce i veicoli per i propri dipendenti, nel caso più diffuso, quello delle flotte aziendali), cui ora è trasferita la responsabilità del pagamento.

Ciò consente di risolvere il problema della concorrenza fiscale sul bollo tra le Regioni e le Province autonome di Bolzano e Trento, ma implica la necessità di un sistema di riscossione dedicato (affidato dal Dl all’Aci), con una banca dati in grado di gestire tutto in base alla residenza degli utilizzatori.

Per questo il Dm prevede che i noleggiatori comunichino al Sistema informativo del Pra (gestito dall’Aci) entro 10 giorni dalla stipula di ciascun contratto di noleggio - che abbia effetto a partire dal 1° ottobre 2020 - i dati (anagrafici con codice fiscale per le persone fisiche, denominazione o ragione sociale e codice fiscale per le persone giuridiche) sia dei proprietari sia degli utilizzatori, residenza di questi ultimi, tipologia e targa del veicolo, dati identificativi del contratto di noleggio (comprese decorrenza e scadenza). Entro il 10 ottobre andranno invece trasmessi i dati dei contratti che hanno avuto effetto già dal 1° gennaio al 30 settembre 2020.

Andrà comunicata entro 10 giorni anche qualsiasi variazione del contratto. In caso di sublocazione, sarà tenuto a comunicare i dati non solo il proprietario del veicolo, ma anche il sublocatore.

Il Pra metterà poi i dati a disposizione di Regioni e Province autonome, che dovranno consentire i pagamenti sia agli utilizzatori sia ai noleggiatori. Questi ultimi, per legge, possono pagare in modo cumulativo, continuando così a fornire il servizio-bollo che normalmente i clienti pagano con il canone di noleggio.

Ma proprio il pagamento cumulativo è l’aspetto attuativo più complicato e si attende ancora che venga riunito il tavolo di lavoro annunciato dai due ministeri, dalle Regioni e dall’Aci. L’Aniasa (l’associazione confindustriale dei noleggiatori) sottolinea che «è opportuno che i test per il trasferimento dei dati tra imprese di noleggio e Aci-Pra siano attivati quanto prima, anche in considerazione del volume particolarmente elevato di operazioni, circa 2 milioni riguardanti 940mila veicoli per un totale di 220 milioni di euro, da effettuarsi entro la fine di ottobre, termine forse troppo breve».

Maurizio Caprino - 29 settembre 2020 – tratto da sole24ore.com

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