Sanatoria sugli avvisi bonari dell'Agenzia delle entrate. Arriva una regolarizzazione con cui l'Agenzia comunicherà al contribuente con calo di fatturato la possibilità di sanare i controlli in uscita (si tratta di avvisi emanati ma non notificati per la sospensione) a versando solo l'imposta ma non le sanzioni né gli interessi. Grandi pulizie nel magazzino delle cartelle con ipotesi di saldo e stralcio per ruoli fino a 50 mila euro di importo. E possibilità di fare una scelta irrevocabile sugli indennizzi e trasformarli invece che in bonifico sul conto corrente in un credito di imposta a compensazione delle imposte (si vedano altri articoli a pagina 27). Sono queste alcune delle rilevanti novità nella bozza del decreto Sostegni. Il provvedimento sarà esaminato probabilmente giovedì dall'esecutivo guidato da Mario Draghi.

Per i ristori ribattezzati Sostegno sono previsti risorse per 9 mld di euro mentre per il saldo e stralcio il provvedimento non indica ancora una soglia definita ma mantiene aperte molte ipotesi da quella di soglia minima a 5000 euro a una maxi taglia di abbattimento fino a 50 mila euro. L'obiettivo è quello di smantellare il magazzino di Riscossione e concentrarsi sui recuperi certi. Il magazzino è valutato in oltre 1.000 miliardi di giacenze. Nella relazione tecnica del saldo e stralcio si va dall'azzeramento delle cartelle fino al 2015 entro i 3 mila euro con un alleggerimento del magazzino a 945 mld per arrivare all'ipotesi più rilevante di saldo e stralcio fino a 50 mila euro di ruoli con 822 mld restanti.

Regolarizzazione sui controlli automatizzati. Tornando alla sanatoria c'è un articolo rubricato ulteriori interventi fiscali di agevolazione e razionalizzazione connessi all'emergenza Covid-19.

Si tratta di una forma di sostegno agli operatori economici che hanno subito riduzioni del volume d'affari nell'anno 2020, attraverso la definizione delle somme dovute a seguito del controllo automatizzato delle dichiarazioni (art.36-bis e 54-bis ) elaborate entro il 31 dicembre 2020 e non ancora inviate per effetto della sospensione, con riferimento alle dichiarazioni relative al periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2017, nonché con le comunicazioni previste con riferimento alle dichiarazioni relative al periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2018.

In questi casi, l'Agenzia delle entrate, sulla base delle dichiarazioni presentate dai contribuenti verificherà il calo del fatturato del 33% su base annuale e invia ai contribuenti unitamente alle comunicazioni la proposta di definizione con l'indicazione dell'importo ridotto da versare. Le comunicazioni e le proposte sono inviate mediante posta elettronica certificata o raccomandata con avviso di ricevimento. La definizione si perfeziona con il pagamento delle imposte, dei relativi interessi e dei contributi previdenziali, escluse le sanzioni e le somme aggiuntive.

Inoltre, sempre per venire incontro alle situazioni di crisi economiche e di evitare un numero eccessivo di segnalazioni anche nei confronti di soggetti potenzialmente beneficiari di interventi di sostegno, si differisce di un anno la decorrenza dell'obbligo di segnalazione previsto a carico dall'Agenzia delle entrate ai fini della crisi di impresa.

Cristina Bartelli - 06 marzo 2021 – tratto da Italia Oggi

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