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"Gli strumenti di protezione dei lavoratori presentano una frammentazione non giustificabile. Il primo intervento è la riforma degli ammortizzatori sociali in una direzione di universalismo e semplificazione". Lo ha detto durante un'audizione in Senato il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, ricordando che su questo tema si "è già aperto il confronto con le parti sociali". Il ministro ha poi sottolineato che è "necessario semplificare le procedure di erogazione e un accesso piú rapido al sostegno", mentre bisogna provvedere "un'estensione della protezione con adeguate coperture per superare situazioni di crisi momentanee senza perdere il lavoro", indipendentemente dal settore e dalla dimensione dell'impresa. "Andiamo nelle direzione di una proroga del blocco dei licenziamenti", ha poi annunciato Orlando, aggiungendo che ci saranno delle modifiche perché adesso abbiamo uno "sguardo piú selettivo". Questo non vuol dire che le risorse messe in campo saranno ridotte, ma significa "ottimizzarle, per evitare di trattare situazioni tra di loro diverse in modo uguale per evitare sperequazioni". "Lo stato di emergenza prosegue e non consente di abbandonare il ricorso a strumenti di carattere eccezionale", ha poi detto il ministro del Lavoro, mettendo in evidenza come il "protrarsi della crisi renda necessario da un lato calibrare meglio gli interventi e dall'altro impone una riforma di sistema". Orlando ha poi dichiarato che "bisogna affrontare con urgenza la sfida della campagna vaccinale nei luoghi di lavoro, per la quale abbiamo predisposto una intesa con le organizzazioni sindacali e imprenditoriali, che utilizzi anche i medici aziendali nella somministrazione dei vaccini. C'è giá un gruppo tecnico che sta lavorando per la predisposizione dei protocolli".

11 marzo 2021 – tratto da Italia Oggi

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