Procedura rompicapo per il «contratto di espansione». La domanda non basta ed è l'azienda a dover gestire l'intero processo di autorizzazione e calcolo del piano d'esodo, tutto online. Tra l'altro, deve indicare retribuzioni e settimane contributive degli ultimi 48 mesi dei lavoratori. A spiegare, passo dopo passo, la procedura è l'Inps nel messaggio n. 2419/2021, precisando, inoltre, che l'indennità ai lavoratori non è erogata se l'azienda non ha effettuato il versamento del costo del piano (c.d. «provvista») e che i lavoratori devono presentare «in tempo utile» la domanda di pensione per ottenerne la liquidazione anticipata (per l'esodo incentivato).

Il contratto di espansione. Sperimentale per il 2019 e 2020, è stato prorogato al 2021 a favore delle imprese con processi di reindustrializzazione e riorganizzazione aziendali. Previa stipula di accordo con il ministero del lavoro e sindacati, Rsa o Rsu, il contratto di espansione consente all'azienda di ridurre il costo del lavoro mediante licenziamenti concordati con i lavoratori più vicini alla pensione. Per il biennio 2019/2020 hanno potuto farvi ricorso le imprese con organico oltre 1.000 unità. Per il 2021 il requisito è ridotto a 500 unità, 250 in presenza di esodo incentivato.

Procedura online. L'Inps precisa, innanzitutto, che l'azienda deve utilizzare esclusivamente le seguenti procedure online per gestire il contratto di espansione:

- il «Cassetto previdenziale aziende», per inviare l'accordo sul contratto di espansione;

- il «Portale delle prestazioni atipiche» («PRAT»), per la gestione del piano di esodo nelle sue diverse fasi: A) domande certificazione diritto; B) calcolo importo indennità; C) verifica somma dovuta a garanzia del piano di esodo; D) inserimento domande di indennità.

Primo atto. Per prima cosa, l'azienda deve inviare all'Inps (alla sede competente) una copia del contratto sottoscritto presso il ministero del lavoro, con relativa «richiesta accreditamento». Ciò va fatto con il modulo SC96 (disponibile sul sito Inps). Già in tale sede, suggerisce l'Inps, è bene allegare la domanda per l'autorizzazione all'accesso al PRAT online per il personale o per un delegato (referente aziendale), mediante modulo AA02.

Certificazione del diritto. L'azienda (il referente aziendale) deve inserire, online sul PRAT, le «domande di certificazione del diritto» dei lavoratori interessati al piano di esodo, che l'Inps definisce entro 15 giorni fissando per ogni lavoratore la prima decorrenza utile della pensione, considerando che la cessazione del rapporto non può essere oltre il 30 novembre 2021.

Certificazione dell'importo. Successivamente l'azienda formula le «domande di certificazione dell'importo dell'indennità» aggiungendo, in ogni certificazione del diritto rilasciata dall'Inps, la data di cessazione del rapporto di lavoro. L'Inps, nei successivi 15 giorni, calcola l'importo e mette a disposizione dell'azienda una «Lettera di certificazione» con tutte le informazioni utili.

Piano di esodo. A questo punto, l'azienda deve inserire sempre sul PRAT le informazioni per il calcolo della contribuzione correlata: ossia, per ogni lavoratore, la retribuzione imponibile e le settimane contributive degli ultimi 48 mesi. Quindi il PRAT indicherà il costo del piano di esodo.

Daniele Cirioli - 29 giugno 2021 – tratto da Italia Oggi

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