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Un viaggio, più multe: sono tutte da pagare, anche dall'estero

In tempo di esodo aumenta il rischio delle multe, anche in autostrada. Qui i tratti con velocità controllata dai Tutor sono aumentati a giugno. In caso di più multe nello stesso viaggio, vanno pagate tutte: non si può sostenere che l’infrazione sia una sola o comunque “continuata” (cosa che dà diritto a uno “sconto”), perché quando il Tutor è attivo su una tratta, quello della successiva è spento.

Per la competenza territoriale su un eventuale ricorso, sempre possibile ad esempio nei casi di mancanza di segnaletica, occorrerà fare riferimento al luogo dove è situato il portale che misura la velocità in uscita dal tratto cui si riferisce l’infrazione.

In generale, le sanzioni per eccesso di velocità vanno da 41 a 829 euro, con possibilità di decurtare fino a 10 punti dalla patente e sospensione fino a 12 mesi.

Quasi tutti i misuratori di velocità funzionano anche di notte e con la pioggia e rilevano anche. In caso di precipitazioni, in autostrada il limite di velocità scende a 110 km/h e rilevano anche i veicoli che viaggiano fuori dalla corsia loro consentita.

I rilevatori di velocità fissi fuori dai centri abitati non possono essere installati a meno di un chilometro dal segnale che impone il limite di velocità. Non basta dare atto nel verbale che la segnaletica era correttamente predisposta perché il conducente potrà fornire prova contraria, senza dover ricorrere alla querela di falso.

Ma gli eccessi di velocità non sono le uniche infrazioni alle quali prestare attenzione.

Fari e pneumatici

Chi si dimentica di cambiare gli pneumatici o circola con i fari guasti rischia di dover interrompere la vacanza, oltre a tre punti della patente e a una sanzione da 42 euro. Se il mezzo è ritenuto pericoloso, l’agente può ordinare di non proseguire la marcia (articolo 192, comma 3, del Codice della strada).

Circolare con pneumatici invernali di codice velocità inferiore a quello prescritto può invece costare a 422 euro.

Corsie di emergenza

Gli agenti accertatori possono contestare e verbalizzare le infrazioni anche seguendo i conducenti con le proprie moto.

È bene sapere che in questi casi il verbale che contesta eventuali condotte pericolose, l’invasione delle corsie di emergenza o i cambi di corsia senza l’inserimento degli indicatori ha fede privilegiata. Per provare la falsità dell’attestazione con la cosiddetta querela di falso il conducente dovrebbe riuscire a denunciare la genericità dell’accertamento o produrre prove contrarie in grado di contrastare le risultanze del verbale (Corte d’appello di Genova, sentenza 632 del 4 giugno 2021).

Gallerie e sottovie

Non si può sostare nelle gallerie, nei sottovia, sotto i sovrappassaggi. Chi lo fa rischia una multa da 41 a 168 euro se guida un motoveicolo a due ruote oppure una sanzione da 87 a 344 euro per tutti gli altri tipi di veicoli.

Multe prese all’estero

I verbali potrebbero arrivare anche dall’estero. Non ci sono più scappatoie, visto che per la maggior parte delle sanzioni, compreso l’eccesso di velocità, è previsto il sistema europeo di notifica all’estero delle multe stradali, dettato dalla direttiva 2015/413, con applicazione delle sanzioni pecuniarie previste dalla decisione quadro 2005/214. Ormai la maggior parte degli Stati europei ha recepito le due norme, compresa l’Italia, che lo ha fatto con i Dlgs 37/2014 e 37/2016.

La normativa Ue introduce il «principio di reciprocità» sul riconoscimento delle sanzioni pecuniarie nei Paesi membri dell’Unione Europea, stabilendo che valgono le regole del Paese che ha emesso la sanzione.

Confinante con l’Italia, la Svizzera non ha firmato gli accordi con gli altri paesi europei: di fatto non pagare le multe prese in territorio elvetico potrebbero, nei casi più gravi, comportare la contestazione di una sanzione penale e non soltanto amministrativa.

Marisa Marraffino - 26 luglio 2021 – tratto da sole24ore.com

 

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