Un ultimo step prima delle lauree abilitanti. La legge n. 163, pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 276 del 19 novembre, prevede infatti l'approvazione di una serie di decreti attuativi prima che la riforma produca effettivamente i suoi effetti. Questo sia per quanto riguarda le lauree già rese direttamente abilitanti sia per quelle verso le quali invece verrà richiesta la trasformazione in futuro. Con provvedimenti necessari per alcune professioni ricomprese nel testo, come chimici, fisici, biologi e psicologi.

Il primo decreto, che il ministero dell'università dovrà adottare entro tre mesi dall'entrata in vigore della legge (fissata al 4 dicembre), dovrà adeguare le classi di laurea magistrale e quelle professionalizzanti disciplinate dall'articolo 1 e 2 dell'articolato, ovvero i percorsi resi direttamente abilitanti dal testo. Il decreto dovrà definire anche le modalità di svolgimento e di valutazione del tirocinio pratico-valutativo, compresa la determinazione dei crediti formativi, nonché della prova pratica valutativa delle competenze acquisite con il tirocinio e la composizione della commissione giudicatrice, che vedrà la partecipazione anche degli ordini professionali. Sulla base di questo provvedimento, le università dovranno emanare un decreto rettorale con cui adeguare i regolamenti didattici di ateneo. Le università avranno un anno di tempo dalla pubblicazione del decreto per adeguarsi, pena l'esclusione dai finanziamenti previsti da accordi di programma o da provvedimenti di attuazione della programmazione universitaria. L'adeguamento della disciplina, comunque, si applicherà a decorrere dall'anno accademico successivo a quello in corso alla data di adozione dei decreti rettorali.

Oltre a rendere dei titoli direttamente abilitanti, la riforma da poco approvata offre alle categorie la possibilità di chiedere la trasformazione del percorso anche in futuro. Per realizzarla, saranno necessari, come si legge nel testo, «uno o più regolamenti da emanare su proposta del ministero dell'università, previa richiesta degli ordini o dei collegi professionali di riferimento», oppure su iniziativa dello stesso dicastero guidato attualmente da Maria Cristina Messa. Una volta predisposti i regolamenti, servirà un successivo provvedimento ministeriale e un ulteriore decreto rettorale dagli atenei. Il decreto e i regolamenti saranno necessari per tre professioni (fisici, chimici e biologi), il cui adeguamento dei percorsi di laurea seguirà il sentiero delle categorie che richiederanno in futuro il passaggio.

In programma, inoltre, una serie di decreti per i soggetti che si laureeranno a cavallo con l'approvazione della riforma, citata come intervento prioritario nel Pnrr. Previsto infatti un provvedimento per rendere più semplice l'esame di abilitazione di questi ultimi. Per quanto riguarda gli psicologi, infine, gli attuali laureandi saranno direttamente abilitanti con l'attuale laurea magistrale previo il superamento di un tirocinio, che sarà definito con un decreto del ministero dell'università.

Michele Damiani - 23 novembre 2021 – tratto da Italia Oggi

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