L’obbligo di vaccino anti-Covid si allarga fra i lavoratori, in Italia e in Europa. Il nuovo decreto legge 172/2021, varato dal Consiglio dei ministri mercoledì 24 novembre per contenere la nuova ondata della pandemia (e pubblicato sulla Gazzetta ufficiale 282 del 26 novembre) estende l’obbligo del vaccino a tutto il personale della scuola (1,45 milioni di lavoratori), del comparto difesa, sicurezza e soccorso pubblico (517.658) e al personale che lavora, a qualsiasi titolo, nelle strutture sociosanitarie.

Se si considera il personale sanitario, già obbligato al vaccino dal 1° aprile scorso (1,95 milioni di addetti), e il personale delle Rsa, obbligato al vaccino dal 10 ottobre (sono 70mila solo quelli con il contratto Uneba) il numero dei lavoratori italiani obbligati al vaccino supera quota 4 milioni: il 17,4% degli occupati totali.

Peraltro, il nuovo Dl, oltre a includere nell’obbligo vaccinale anche la somministrazione della terza dose, contiene una novità rilevante per il personale sanitario: «Per i professionisti sanitari che si iscrivono per la prima volta agli albi degli Ordini professionali territoriali - si legge nella bozza del testo - l’adempimento dell’obbligo vaccinale è requisito ai fini dell’iscrizione, fino alla scadenza del termine di sei mesi a decorrere dal 15 dicembre 2021».

Stop all’ingresso negli Ordini sanitari, dunque, fino al 15 giugno 2021, per il personale senza vaccino. Per quanti lavorano già nella sanità, il Dl ribadisce che la vaccinazione «costituisce requisito essenziale per l’esercizio della professione e per lo svolgimento delle prestazioni lavorative dei soggetti obbligati». I sanitari che non si vaccinano, peraltro, non avranno più la chance di essere adibiti ad altre mansioni, se non in attesa del completamento del ciclo vaccinale. Per tutti gli altri lavoratori, esclusi dall’obbligo vaccinale, resta il vincolo di esibire il Green pass fino al 31 dicembre prossimo.

Gli obblighi vaccinali all’estero

Il graduale peggioramento della situazione sanitaria in Europa sta convincendo i Governi dei principali Paesi del continente a inasprire le misure di prevenzione contro la diffusione del virus: rispetto al monitoraggio effettuato un mese fa, il quadro attuale rivela che sono state adottate misure progressivamente più restrittive anche all’estero . I percorsi principali seguiti dai vari Paesi sono due: l’obbligo vaccinale e il Green pass.

Per quanto riguarda il primo strumento, la novità di maggiore rilievo al momento interessa l’Austria, che prevede un obbligo di vaccinazione generale a partire dal 1° febbraio 2022, anche se non sono ancora stati determinati aspetti come età minima richiesta e conseguenze nel caso di mancata vaccinazione. In attesa di questa scadenza, a Vienna è previsto l’obbligo di vaccinazione per ogni nuovo lavoratore assunto presso il servizio sanitario pubblico, incluso il personale amministrativo.

In nessun altro Paese al momento esiste un obbligo generale di vaccinazione, ma ci sono regole per specifiche categorie. In Belgio, le istituzioni stanno valutando di introdurre l’obbligo vaccinale per il personale sanitario, dal 1° gennaio 2022, con la previsione di un periodo di transizione di tre mesi.

In Francia, come in Italia, l’obbligo vaccinale è previsto solo per determinate categorie (personale sanitario, pompieri, esercito), mentre in Germania il ministro della Difesa ha approvato l’inclusione del vaccino anti Covid-19 nell’elenco delle vaccinazioni obbligatorie alle quali deve sottoporsi l’Esercito.

Anche in Gran Bretagna qualcosa si muove, sebbene l’approccio generale di questo Paese resti diffidente verso ogni forma di imposizione: i dipendenti del servizio sanitario nazionale britannico (Nhs) che lavorano in prima linea dovranno sottoporsi al vaccino a partire da aprile 2022.

L’uso del Green pass

Il quadro cambia anche per l’uso del green pass: a Vienna non è più possibile accedere al lavoro dopo essersi sottoposti al test antigenico: è richiesto l’esito negativo di un tampone molecolare che abbia la validità di 24 ore dall’ingresso al lavoro.

In Germania a partire da mercoledì 24 novembre 2021 e fino al 31 marzo 2022 c’è l’obbligo generale per i dipendenti di avere un pass sanitario, indipendentemente dalla professione, quando lavorano in ufficio o in un altro luogo di lavoro con possibilità di contatto fisico con altri individui. I datori sono obbligati a controllare e documentare se i dipendenti che accedono al luogo di lavoro dispongono un pass sanitario valido, su base giornaliera. La Gran Bretagna si conferma, invece, il Paese più refrattario alle restrizioni: salvo rare eccezioni, il green pass non viene richiesto.

Si valuta l’obbligo per i sanitari dal 1° gennaio

Attualmente le istituzioni stanno valutando di introdurre l’obbligo del vaccino anti-Covid per il personale sanitario a partire dal 1° gennaio 2022, prevedendo un periodo di transizione di tre mesi. Non sono previste per ora delle conseguenze specifiche: il tema è ancora oggetto di discussione.

Rischio di licenziamento

Il personale sanitario, nel caso in cui dovesse essere confermata l’introduzione dell’obbligo vaccinale a partire dal 1° gennaio 2022, potrebbe andare incontro al licenziamento nel caso di mancata osservanza dell’obbligo, una volta scaduto il periodo di transizione di tre mesi (cioè dal 1° aprile).

Il confronto (aggiornato al 25 novembre 2021) 

ITALIA
Obbligo di vaccino anche per scuola e difesa
Dal 15 dicembre l’obbligo di vaccino anti-Covid si estenderà al personale della scuola - compresi i servizi educativi per l’infanzia - dei centri provinciali per l’istruzione degli adulti, dei sistemi regionali di istruzione e formazione professionale, dei sistemi regionali che realizzano percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore, del comparto difesa, sicurezza e soccorso pubblico, del personale che svolge a qualsiasi titolo la propria attività nelle strutture sanitarie e sociosanitarie.
Sanitari già obbligati
L’obbligo di vaccino era già previsto per il personale sanitario, dal 1° aprile 2021, e per il personale delle Rsa, dal 10 ottobre 2021. Dal 15 dicembre rientra nell’obbligo anche la terza dose di vaccino.

AUSTRIA
Obbligo di vaccino per tutti dal 1° febbraio
Sarà introdotto un obbligo di vaccinazione generale a partire dal 1° febbraio 2022, ma non sono ancora stati determinati aspetti come l’età minima richiesta e le conseguenze nel caso di mancata vaccinazione. Oggi a Vienna l’obbligo vaccinale è previsto per ogni nuovo lavoratore assunto presso il servizio sanitario pubblico, incluso il personale amministrativo.
Green pass al lavoro dal 1° novembre
Dal 1° novembre 2021 tutti i lavoratori devono avere una certificazione che attesti l’avvenuta vaccinazione anti Covid, l’esito negativo di un tampone o la guarigione da non più di sei mesi. Sono esentati solo i lavoratori che non interagiscono con altri soggetti (come i camionisti).

BELGIO
Si valuta l’obbligo per i sanitari dal 1° gennaio
Attualmente le istituzioni stanno valutando di introdurre l’obbligo del vaccino anti-Covid per il personale sanitario a partire dal 1° gennaio 2022, prevedendo un periodo di transizione di tre mesi. Non sono previste per ora delle conseguenze specifiche: il tema è ancora oggetto di discussione.
Rischio di licenziamento
Il personale sanitario, nel caso in cui dovesse essere confermata l’introduzione dell’obbligo vaccinale a partire dal 1° gennaio 2022, potrebbe andare incontro al licenziamento nel caso di mancata osservanza dell’obbligo, una volta scaduto il periodo di transizione di tre mesi (cioè dal 1° aprile).

FRANCIA
Obbligo per sanità, difesa e pompieri
Il vaccino anti-Covid è obbligatorio per:
- il personale sanitario pubblico e privato (compresi il personale amministrativo, il personale che si occupa del trasporto e gli studenti);
- il personale dei centri di salute e dei centri di informazione, screening e diagnosi gratuiti;
- i pompieri (professionisti e volontari);
- i membri dell’esercito e dell’aviazione civile.
Green pass per gli altri
Dal 30 agosto 2021, i lavoratori attivi nelle attività di svago, commerciali, in ristorazione, fiere, seminari, trasporto pubblico interregionale, devono avere il green pass. Il Governo sta per introdurre una terza dose di vaccino che diventerebbe obbligatoria per avere un pass sanitario valido.

GERMANIA
Obbligo per chi lavora nell’esercito
Il ministro della Difesa ha approvato l’inclusione del vaccino anti Covid-19 nell’elenco delle vaccinazioni obbligatorie alle quali deve sottoporsi l’Esercito. Considerati gli sviluppi della pandemia, è probabile che un obbligo di vaccinazione sia introdotto per altre categorie.
Green pass per gli altri lavoratori
Da mercoledì 24 novembre 2021 fino al 31 marzo 2022 c’è l’obbligo generale per i dipendenti di avere un pass sanitario, indipendentemente dalla loro professione, quando lavorano in ufficio o in un altro luogo di lavoro con possibilità di contatto fisico con altri individui. I datori di lavoro sono obbligati a controllare se i dipendenti che accedono al luogo di lavoro hanno il pass valido, su base giornaliera.

GRAN BRETAGNA
Obbligo nelle Rsa dall’11 novembre
È previsto l’obbligo di vaccinazione per chiunque acceda, non solo per motivi di lavoro (quindi anche volontari o ispettori, mentre sono esentati i familiari), alle case di cura rientranti nella Care Quality Commission (CQC) a partire dall’11 novembre 2021, a eccezione dei minori di 18 anni e di chi svolga le proprie mansioni all’esterno.
Obbligo nella sanità da aprile 2022
I dipendenti del servizio sanitario nazionale britannico (Nhs) che lavorano in prima linea dovranno sottoporsi al vaccino a partire da aprile 2022. In generale, Il datore di lavoro non può richiedere l'esibizione obbligatoria del pass sanitario.

G.Falasca/V.Melis - 29 novembre 2021 – tratto da sole24ore.com

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