Il cumulo tra pensione e reddito da lavoro per gli iscritti all'Inpgi è un principio «ormai consolidato». Ai giornalisti si deve infatti applicare la stessa disciplina prevista per gli iscritti all'assicurazione generale obbligatoria (Ago) dell'Inps, con la conseguente necessità di disapplicare l'articolo 15 del regolamento Inpgi, che disciplina la materia in maniera diversa rispetto a quanto previsto per l'Ago. Questo ancor di più considerando gli aiuti pubblici di cui gode l'Inpgi nonché il recente passaggio sotto l'Inps sancito dalla legge di bilancio 2022 (legge 234/2021). È quanto si legge nell'ordinanza 20690/22 della Corte di cassazione, che ha ribaltato il giudizio della Corte di appello di Milano dando torto all'Inpgi.

L'istituto di previdenza dei giornalisti chiedeva infatti l'applicazione dell'articolo 15 del proprio regolamento, che prevede la decurtazione della pensione per il caso che il pensionato svolga attività lavorativa e percepisca redditi da lavoro. Secondo la Corte d'appello, il regolamento Inpgi può infatti derogare a quanto previsto dalla legge 388/2000 che disciplina il cumulo, visto il grado di autonomia che ogni cassa può avere su particolari materie. La Cassazione, tuttavia, non intende discutere l'autonomia dell'Istituto, ma «attribuire necessaria rilevanza alla norma regolatrice (388/2000) la cui formulazione letterale è tale da legittimare l'interpretazione secondo cui il regime di cumulo tra pensione di anzianità e redditi da lavoro operi identicamente per la previdenza sociale obbligatoria e per le forme sostitutive, anche ove gestite da enti privatizzati».

Secondo la Corte, inoltre, «l'autonomia finanziaria dell'Inpgi non è neppure integrale». Questo sia per quanto previsto dal dl 185/2008, che ha inserito nella legge 416/1981 il comma 1 bis secondo il quale «l'onere annuale sostenuto dall'Inpgi per i trattamenti di pensione anticipata… pari a 10 milioni di euro a decorrere dall'anno 2009 è a carico del bilancio dello stato» sia per il «radicale intervento» definito con l'ultima legge di bilancio, che ha trasferito l'Inpgi sotto il cappello dell'Inps.

Michele Damiani – 01 luglio 2022 – tratto da Italia oggi

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