Con la manovra arriva dal 1° gennaio 2023 il decimo limite diverso in 32 anni. La penalità può colpire sia chi paga sia chi riceve l’importo oltre soglia

Sarà la decima soglia dell’utilizzo del contante in 32 anni. Dal 1° gennaio 2023 la manovra porta il limite massimo di impiego nel cash per regolare i pagamenti a 4.999,99 euro. Di conseguenza, da 5mila euro in poi quindi il comportamento diventa sanzionabile. Si tratta di un ampliamento della soglia attualmente in vigore, che è pari a 1.999,99 euro. La modifica impatta quindi su una serie di situazioni che già sono state sperimentate nel corso degli ultimi anni e su cui già in passato erano intervenute le Faq del dipartimento del Tesoro in relazione alle soglie precedentemente applicate.

Trasferimenti tra soggetti diversi

Uno dei temi maggiormente dibattuti è quale sia il perimetro a cui si applichi il divieto di trasferimento in contante. La soglia si applica ai trasferimenti di denaro tra «soggetti diversi». Come chiarito dalle Faq del Tesoro, con le parole «soggetti diversi» il legislatore vuol far riferimento ad entità giuridiche distinte.

A titolo esemplificativo, si può pensare «a quei trasferimenti intercorsi tra due società, o tra il socio e la società di cui questi fa parte, o tra società controllata e società controllante, o tra legale rappresentante e socio o tra due società aventi lo stesso amministratore, o ancora tra una ditta individuale ed una società, nelle quali le figure del titolare e del rappresentante legale coincidono, per acquisti o vendite, per prestazioni di servizi, per acquisti a titolo di conferimento di capitale, o di pagamento dei dividendi».

Sanzionabili entrambe le parti interessate

Come spiega sempre il Tesoro, nella violazione sono coinvolti entrambi i soggetti che hanno effettuato il trasferimento: «Non solo, quindi, il soggetto che effettua la dazione di denaro ma anche quello che lo riceve, detto altrimenti anche colui che “subisce l’azione”, in quanto con il suo comportamento ha contribuito ad eludere e vanificare il fine della legge».

Prelievi e versamenti in banca

Una delle domande che ci si pone più di frequente è se sia consentito versare o prelevare contante in banca oltre la soglia vigente. La risposta del Tesoro è affermativa, «perché non esiste alcun limite al prelevamento o versamento per cassa in contanti dal proprio conto corrente in quanto tale operatività non si configura come un trasferimento tra soggetti diversi».

Pagamento in parte cash e in parte tracciabile

Per rispettare il limite al trasferimento al contante è possibile effettuare un pagamento in parte cash e in parte con strumenti tracciabile. Il trasferimento in contanti dovrà essere inferiore alla soglia consentita (quindi per ora 2mila euro fino al 31 dicembre 2022 e poi 5mila euro a partire dal 1° gennaio 2023), oltre la quale è obbligatorio l’utilizzo di strumenti di pagamento tracciabili.

Giovanni Parente - 27 dicembre 2022 – tratto da sole24ore.com

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