Il rispetto dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni (con eccezione degli enti del servizio sanitario nazionale) peserà sulle retribuzioni dei dirigenti. Sia di quelli direttamente responsabili del pagamento delle fatture commerciali, sia di quelli apicali. Le performance dei manager pubblici saranno infatti valutate anche in relazione alla tempestività con cui vengono saldati i creditori e verranno posti specifici obiettivi annuali ai fini del riconoscimento della retribuzione di risultato, in misura non inferiore al 30%. La misura, che attua la Riforma 1.11 del Piano nazionale di ripresa e resilienza è stata inserita in uno degli emendamenti del governo al decreto legge Pnrr ter depositati ieri in commissione bilancio del Senato che, dopo giorni di stand by, ha ripreso i lavori sul provvedimento. Il decreto sarebbe dovuto andare ieri all'esame dell'aula ma i ripetuti “stop-and-go” in commissione hanno rinviato l'approdo in aula a mercoledì 12 aprile. Il testo dovrà poi passare all'esame della Camera, per essere convertito in legge entro il 25 aprile.

Spid

Tra gli emendamenti del governo depositati ieri va segnalato anche quello che stanzia un contributo una tantum di 40 milioni di euro destinato ai soggetti gestori di Spid per la fornitura del servizio di identità digitale, a fronte dei costi sostenuti per l'adeguamento delle infrastrutture tecnologiche alla crescente domanda da parte di utenti e service provider pubblici (con livelli di qualità di servizio, sicurezza e affidabilità più stringenti), nonché per garantire l'allineamento costante dei dati comunicati dai cittadini in fase di richiesta delle identità digitali con i dati presenti nell'Anagrafe nazionale della popolazione residente (Anpr). Anche in questo caso si tratta di intervento finalizzato a consentire il raggiungimento di un obiettivo Pnrr (Missione 1 Componente 1 Sub-investimento 1.4.4). “Si tratta di un primo passo verso il processo di razionalizzazione del sistema dell'identità digitale, per assicurare la continuità operativa del servizio, ma anche garantire gli adeguamenti tecnologici necessari affinchè tutti i cittadini possano beneficiare di un'identità digitale sempre più sicura, affidabile ed efficiente”, ha sottolineato il sottosegretario con delega all'Innovazione tecnologica, Alessio Butti. "Continueremo a lavorare per garantire l'interoperabilità delle informazioni tra le p.a. e per semplificare l'identità digitale nel nostro Paese alla luce degli importanti obiettivi previsti dal Pnrr sulla transizione digitale”.

Sei mesi in più per la riforma dell'ordinamento giudiziario

Con un emendamento depositato ieri in commissione il governo ha deciso di rinviare di sei mesi (dal 21 giugno 2023 a fine anno) il termine previsto dalla legge delega 71/2022 per dare attuazione alla riforma dell'ordinamento giudiziario e del Csm. L'esigenza di prorogare il termine, si legge nella relazione di accompagnamento, deriva dalla considerazione che "lo scioglimento delle Camere" e il "rinnovo della compagine di Governo ha impedito di avviare tempestivamente l'elaborazione dei decreti legislativi”.

Agenzia delle entrate e Mimit a braccetto per il Piano Impresa 4.0

Un emendamento governativo prevede la possibilità per il Ministero delle imprese e del made in Italy di avvalersi a titolo gratuito, della collaborazione dell'Agenzia delle entrate per l'attività di controllo e il rispetto delle scadenze legate all'investimento M1C2 1.1. -Transizione 4.0 che prevede il riconoscimento di incentivi concessi nella forma di crediti d'imposta compensabili orizzontalmente.

Francesco Cerisano - 05 aprile 2023 – tratto da Italia Oggi

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