È boom di sequestri per i crediti da bonus edilizi fittizi. In poco più di due mesi sono più che raddoppiati in valore i bonus sequestrati dalla Guardia di finanza, passando dai 3,7 mld di euro al 16 febbraio 2023 ad almeno 7,7 mld di euro ad oggi. Risale a ieri, infatti, l'ultima operazione di sequestro preventivo messa in atto dalle fiamme gialle, per un valore di oltre 670 mln di euro, che aggiungendosi agli altri congelamenti intervenuti dall'ultimo dato ufficiale sul totale dei valori sequestrati portano all'aggiornamento al raddoppio dei dati. Se i numeri sui congelamenti cautelari per mano della polizia finanziaria si sommano poi a quelli dell'Agenzia delle entrate, che considera anche le sospensioni da questa effettuate, si arriva a un totale di illeciti da 9 mld fino a febbraio, che dunque salgono ad oggi almeno a quota 16,7 mld.

Era stato il colonnello Marco Thione, capo ufficio tutela entrate della Gdf, a riferire che dal novembre del 2021 al 16 febbraio 2023 le indagini hanno consentito di sottoporre a sequestro preventivo crediti d'imposta inesistenti sui vari bonus edilizi per oltre 3,7 mld di euro, in occasione della sua audizione alla commissione 6° finanze del Senato del 16 febbraio scorso. E se il numero poteva già sembrare particolarmente elevato in considerazione del “breve” arco temporale di 15 mesi in cui i sequestri sono avvenuti, da febbraio ad oggi la situazione risulta ancora in aumento. Negli ultimi due mesi, infatti, a quei 3,7 mld di euro sequestrati tra lavori mai avvenuti e cessioni fittizie se ne aggiungono ulteriori 4 mld congelati dal corpo militare.

Nella giornata di ieri, infatti, si è svolta l'ultima operazione condotta in tal senso, quando il nucleo di polizia economico finanziaria di Roma e di numerosi altri reparti territoriali del corpo hanno disposto il sequestro d'urgenza di oltre 670 mln di euro di crediti d'imposta ritenuti falsi, relativi al bonus facciate e all'ecobonus. Ma il sequestro di ieri si aggiunge a ben 5 altre operazioni simili della Gdf a partire dal 10 marzo 2023.

È il caso, ad esempio, del blocco effettuato dal corpo di polizia finanziaria su crediti d'imposta del valore di 1,7 mld di euro, avvenuto il 22 marzo scorso nella zona di Napoli e Avellino, con crediti fittizi sempre inerenti a bonus facciate ed ecobonus. E ancora, nella stessa data, la Gdf ha congelato ad Asti tax credit avvelenati dal valore di 1,5 mld di euro di crediti creati dal nulla grazie anche all'operato di un commercialista connivente. E se al sequestro avvenuto ieri in diverse città (tra cui Roma, Bologna, Salerno, Rimini, Bolzano e altre) che ha sventato una serie di prime cessioni di crediti anomale tra società a responsabilità limitata si aggiungono il 49 mln di euro di bonus congelati il 10 marzo 2023 a Treviso, i 38 mln il 4 aprile 2023 a Monza, gli 84 mln a Verona il 13 aprile 2023, ecco che si arriva a un totale di oltre 4 mld di euro sequestrati in due mesi.

Un valore che ad oggi, in definitiva, va al raddoppio rispetto al totale di 3,7 mld sequestrati dalla Gdf fino al 16 febbraio scorso, e che si inserisce nel più ampio quadro di contrasto alle frodi in ambito dei bonus edilizi nel quale le fiamme gialle sono impegnate soprattutto alla luce del c.d. decreto anti-frodi (dl 157/2021), che ha esteso a tutti i bonus edilizi gli obblighi di comunicazione già previsti per il superbonus, rendendo più semplice intervenire in caso di illeciti, come ha sottolineato lo stesso direttore dell'Agenzia delle entrate, Ernesto Maria Ruffini, riferendo al Senato lo scorso marzo.

Le frodi, si ricorda, si sono infatti concentrate maggiormente su altri bonus fiscali (il 58% ad esempio ha riguardato il bonus facciate), per i quali - almeno fino all'introduzione del citato decreto anti-frodi - non erano previsti obblighi particolari.

Una situazione che non smette di essere estesa, dunque, soprattutto se si considera che i dati resi noti dalla Gdf a febbraio (i 3,7 mld) riguardano solo i sequestri, mentre già l'Agenzia delle entrate aveva nello stesso mese di febbraio 2023 quantificato le frodi in genere a quota almeno 9 mld, unendo ai sequestri da 3,7 mld anche i tax credit sospesi dall'Agenzia, così da portare le stime ad oggi di bonus illegalmente fruiti o ceduti a quota 16,7 mld (9 mld + 7,7 mld).

Giulia Sirtoli - 29 aprile 2023 – tratto da Italia Oggi

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