Ho intenzione di scrivere da solo il mio testamento. Le chiedo, però, se ci sono delle regole che devo rispettare, quali sono, e dove posso conservarlo una volta che l’avrò predisposto per avere la certezza che dopo la mia scomparsa sarà reso noto agli eredi.

Il testamento cui fa riferimento si chiama testamento olografo. Sì, ci sono delle regole da seguire perché sia valido. Intanto, va scritto di pugno cioè a mano su un normalissimo foglio. Non potrà, insomma, scriverlo con il computer o a macchina e non potrà delegare altri a scriverlo per lei. Non servirà, inoltre, la presenza di testimoni né tanto meno di un notaio. È importante, pena la nullità dell’atto, che la calligrafia sia leggibile, volendo anche in stampatello. Andranno, poi, riportati giorno, mese e anno di compilazione e dovrà essere firmato in ogni pagina. Quanto alla sua conservazione, potrà decidere liberamente di tenerlo in cassaforte o in un cassetto, sempre che avvisi una persona di fiducia così che, alla scomparsa, potrà chiamare i familiari e consegnarlo al notaio. Meno frequente ma comunque ammessa è la possibilità di consegnare il testamento in più originali identici a ciascun beneficiario. La via più garantista, comunque, è di chiuderlo in un plico e affidarlo a un notaio che formerà e firmerà un atto di ricezione.

Selene Pascasi - 27 aprile 2024 – tratto da sole24ore.com

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