Nel secondo trimestre il tasso di posti vacanti destagionalizzato, per il totale delle imprese con dipendenti, diminuisce di 0,1 punti percentuali rispetto al livello del trimestre precedente, attestandosi al 2%. In particolare, la diminuzione osservata per il totale economia è dovuta al contributo negativo da parte dell'industria, che fa registrare una variazione negativa di 0,2 punti percentuali. Dal lato dei servizi si registra, invece, un contributo positivo di 0,1 punti percentuali. Per le imprese con almeno dieci dipendenti il tasso di posti vacanti è fermo all'1,7%, in diminuzione nell'industria. Lo ha reso noto l’Istat. I posti vacanti si riferiscono alle ricerche di personale che, alla data di riferimento (l'ultimo giorno del trimestre), sono iniziate e non ancora concluse. In altre parole, sono i posti di lavoro retribuiti (nuovi o già esistenti, purché liberi o in procinto di liberarsi) per i quali il datore di lavoro cerca – attivamente e al di fuori dell'impresa – un candidato adatto ed è disposto a fare sforzi supplementari per trovarlo. Il tasso di posti vacanti è il rapporto percentuale fra il numero di posti vacanti e la somma di questi ultimi con le posizioni lavorative occupate. “Tale indicatore – ha spiegato l’Istituto – può fornire informazioni utili per interpretare l'andamento congiunturale del mercato del lavoro, dando segnali anticipatori sul numero di posizioni lavorative occupate”.
26 agosto 2024 – tratto da Italia Oggi