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Le agevolazioni fiscali aumentano invece di diminuire. Sono infatti 296 le cosiddette tax expenditures censite nel disegno di legge di bilancio 2016. Tra ottobre 2014 e novembre 2015 se ne sono aggiunte 11, secondo quanto riportano i tecnici di Camera e del Senato nelle 500 pagine di analisi della legge di stabilità. E la spesa per sostenerle è in aumento: 175.102,7 milioni per il 2016 (+15.199,10 rispetto al ddl di bilancio 2015); 175.689,6 milioni per il 2017 (+14.616,40); 176.257,8 milioni per il 2018. Le solo 11 nuove agevolazioni contribuiranno all’aumento di spesa per 634,2 milioni per il 2016, 1.288,4 milioni per il 2017 e 1.240 milioni per il 2018. La legge di stabilità 2016 accantona dunque l’idea di sfoltire la giungla di agevolazioni e meccanismi premiali per imprese e famiglie. I tecnici del Parlamento ricordano che il dlgs 160/2015, di attuazione della delega fiscale, ha tra gli obiettivi proprio il riordino delle disposizioni in materia di erosione fiscale. La mappatura aggiornata delle tax expenditures spetterà al governo che dovrà predisporre un programma annuale di riordino e presentarlo con la nota di aggiornamento del Def. Nella scheda di lettura dito puntato anche contro l’aumento della dotazione del fondo di solidarietà comunale in sostituzione del gettito Tasi per le prime case, e di quello Imu per i terreni agricoli. Esso «limita la possibilità di manovra dei comuni». Nello specifico, «può determinare un irrigidimento dei bilanci comunali in quanto limita la possibilità di manovra dei comuni a valere sulle proprie entrate a scapito della voce maggiormente rigida e fissa del fondo in esame».

Canone Rai. Nelle note di lettura del Senato si analizza invece la relazione tecnica sul pagamento del canone Rai in bolletta: essa afferma che la norma è volta ad incrementare il numero dei contribuenti rispetto a quelli che attualmente pagano il canone di abbonamento. Per i tecnici sarebbe interessante conoscere, in tale ottica, "dati aggiornati in tema di evasione/inadempimento e morosità con riferimento sia al pagamento del canone Rai sia a quello delle utenze elettriche". Anche sulla riduzione del canone a 100 euro servirebbero maggiori informazioni: "pur in presenza di un importo unitario del canone più contenuto, è ragionevole ipotizzare che l’individuazione del nuovo importo del canone sia stato effettuato tenendo conto, oltre che della sua adeguatezza rispetto alle esigenze di copertura di oneri alle quali la risorsa è destinata a legislazione vigente - delle risultanze di una analisi in merito all’entità della riduzione dell’evasione attesa in conseguenza dell’implementazione delle nuove modalità di pagamento del canone previste dalla disposizione in esame. Sarebbe utile poter disporre della stima operata in merito, anche al fine di verificare se sia tenuto conto dell’impatto, sul gettito atteso, di eventuali contenziosi in relazione ad incertezze applicative che potrebbero derivare dalla nuova presunzione legale di possesso di apparecchio televisivo e dagli obblighi posti a carico di soggetti privati e non privi di rilevanza economica, che sono prefigurati nel comma 3 in relazione al contenuto del dm attuativo".

Cristina Bartelli – 03 novembre 2015 – trato da Italia Oggi

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