Precedenza di lavoro a chi è in Italia, poi agli extracomunitari residenti all'estero. Per la prima volta, infatti, il decreto flussi (82.705 ingressi) impone che le richieste di nulla osta all'ingresso di stranieri, che si potranno presentare dalle ore 9 del 27 marzo, siano precedute dalla verifica presso il centro per l'impiego dell'indisponibilità di lavoratori presenti in Italia. A precisarlo è la circolare 468/2023 dei ministeri dell'interno, del lavoro e dell'agricoltura. I primi a ricevere l'offerta saranno i fruitori di Naspi e RdC, con il rischio di perdere l'aiuto economico in caso di rifiuto (Anpal nota 17273/2022).

Più ingressi. Le novità riguardano il decreto flussi 2022 con una quota di 82.705 ingressi nel 2023, più alta dell'anno scorso che fu di 69.700 ingressi. Gli ingressi per lavoro sono 75.705, di cui 44.000 per lavoro stagionale; 7.000 le conversioni di permessi. Le domande si compilano da lunedì scorso fino al 22 marzo, tutti i giorni dalle 8 alle 20. L'invio è previsto dalle ore 9 del 27 marzo.

Prima chi è in Italia. Il decreto flussi 2022 conferma le semplificazioni previste l'anno scorso sull'asseverazione dei requisiti da parte dei consulenti del lavoro ed altri professionisti. Inoltre, introduce un nuovo step alla procedura di concessione dei nulla osta: la preventiva verifica di lavoratori disponibili in Italia per l'attività offerta dal datore di lavoro. Il nuovo step vale per i nulla osta all'ingresso di stranieri residenti all'estero per instaurare un rapporto di lavoro subordinato. Il datore di lavoro, in pratica, prima dell'invio dell'istanza di nulla osta, deve verificare al Cpi che non vi siano lavoratori residenti in Italia disponibili a ricoprire il posto per cui intende assumere lo straniero. La verifica è attivata a seguito della presentazione al Cpi competente di un modulo predisposto dall'Anpal. Inviato il modulo, il datore potrà proseguire con l'invio dell'istanza di nulla osta al verificarsi di una delle circostanze indicate in tabella che dovrà autocertificare in domanda.

Naspi e RdC a rischio. Nel predisporre il modulo per richiedere la verifica ai Cpi, l'Anpal ha tenuto conto anche delle informazioni utili per attivare a carico dei beneficiari di prestazioni della c.d. «condizionalità», ossia le caratteristiche del posto di lavoro necessarie a inquadrare l'offerta di lavoro come congrua (art. 25 dlgs 150/2015). Al contempo ha allertato i Cpi a rilevare le competenze dei beneficiari di Naspi e di RdC, per facilitare le attività d'incrocio tra domanda e offerta.

Attesa massima: un mese. Ultima novità è la previsione di un termine per la procedura: trascorsi 30 giorni dalla domanda, in assenza di cause ostative il nulla osta viene rilasciato in via telematica alle rappresentanze italiane dei paesi di origine, che provvederanno a loro volta a rilasciare il visto d'ingresso entro 20 giorni dalla successiva domanda.

Daniele Cirioli - 01 febbraio 2023 – tratto da Italia Oggi

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