Si chiamano Carta della cultura giovani e Carta del merito, e sostituiscono con una sostanziale modifica nell’impianto la vecchia 18App a suo tempo pensata per rafforzare i consumi culturali di chi si avvicina all’età adulta. Con un decreto del ministero guidato da Gennaro Sangiuliano si è provveduto a dare attuazione alla misura specificando la disciplina sui beneficiari, l’attivazione e l’uso, la registrazione di strutture, imprese ed esercizi commerciali e infine il monitoraggio dell’impatto della regolamentazione e i controlli.

Il valore economico

Ognuna delle carte è individuale, nominativa e del valore di 500 euro utilizzabili entro e non oltre il 31 dicembre dell’anno in cui i beneficiari si sono registrati sulla piattaforma. Da oggi, fino al 30 giugno, è possibile l’accesso attraverso il portale dedicato ai due strumenti che, è bene precisare, sono cumulabili tra loro.

Le due platee

La Carta della cultura giovani è riconosciuta a tutti i residenti nel territorio nazionale in possesso, ove previsto, di permesso di soggiorno in corso di validità, appartenenti a nuclei familiari con Isee non superiore a 35mila euro. La Carta è assegnata e utilizzabile nell’anno successivo a quello del compimento del diciottesimo anno di età.

La Carta del merito riguarda invece coloro che hanno conseguito, non oltre l’anno di compimento del diciannovesimo anno di età, il diploma di maturità presso istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado con una votazione di 100 o 100 e lode. La Carta è assegnata e utilizzabile nell’anno successivo a quello del conseguimento del diploma.

Cosa si può acquistare

Secondo quanto stabilito dal Dm 29 dicembre 2023 n. 225 (pubblicato sulla «Gazzetta Ufficiale» del 16 gennaio 2024) le Carte possono essere usate per comprare biglietti per rappresentazioni teatrali, proiezioni cinematografiche e spettacoli dal vivo; per l’acquisto di libri, abbonamenti a quotidiani e periodici anche in formato digitale; per musica registrata e prodotti dell’editoria audiovisiva. Possibile anche l’acquisto di titoli di accesso a musei, mostre, eventi culturali, aree archeologiche e parchi naturali. Il credito può essere usato inoltre per partecipare a corsi di musica, teatro, danza e lingue straniere.

Sono esclusi i videogiochi e gli abbonamenti per l’accesso a canali o piattaforme che offrono contenuti audiovisivi. Inoltre le Carte non possono essere convertite in buoni di spesa sostitutivi generati dall’esercente.

La procedura

I buoni di spesa sono generati dal beneficiario, che inserisce i dati richiesti sulla piattaforma elettronica o su eventuali altre applicazioni riconosciute allo scopo dal MiC, e impiegati per gli acquisti (i buoni possono essere anche stampati). L’accettazione del buono di spesa da parte dei soggetti accreditati determina la riduzione, pari all’importo del buono di spesa medesimo, del credito disponibile in capo al beneficiario.

Per partecipare all’iniziativa, i giovani e gli esercenti interessati possono registrarsi sul sito.

Nicola Barone - 31 gennaio 2024 – tratto da sole24ore.com

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