Nel 2023 boom di dilazioni di cartelle concesse ai contribuenti: oltre 1,4 milioni di istanze accettate di cui il 64,4% richieste online sul sito dell'agenzia delle entrate riscossione (AdER) per debiti fino a 120mila euro.

Il successo dei pagamenti dilazionati, che rappresentano oltre la metà degli incassi totali registrati dal riscossore nel 2023, sarà supportato e sviluppato in ottemperanza a quanto previsto all'articolo 18 comma 1 lettera d) della legge 111/2023 (la legge delega fiscale) che prevede la progressiva modifica della condizioni di accesso ai piani di rateazione, in vista della stabilizzazione a 120 del numero massimo delle rate (rispetto le 72 ordinariamente concesse).

I piani di rateazione

Attualmente infatti i piani di rateizzazione ordinari prevedono un numero massimo di 72 rate con possibilità di richiedere le 120 rate delle dilazioni straordinarie, per le ditte individuali con regimi fiscali semplificati solo quando l'importo della singola rata (ordinaria) è superiore al 20% del reddito mensile, risultante dall'Indicatore della situazione reddituale (ISR) riportato nel modello ISEE (Indicatore della situazione economica equivalente) e per le altre imprese solo quando la rata è superiore al 10% del valore della produzione rapportato su base mensile e l'indice di liquidità, ricavato dai dati di bilancio è compreso tra 0,5 e 1.

Queste sono le novità in tema di riscossione rilevate durante la presentazione dei risultati 2023 dell'Agenzia delle Entrate

Il trend delle dilazioni in crescita

Già nel 2022 oltre un terzo degli incassi totali conseguiti dall'AdER riguardava infatti cartelle di pagamento oggetto di dilazione con una variazione positiva del 54,4% rispetto al 2021.

Il dato risulta in incremento anche nel 2023 con oltre la metà degli incassi del riscossore generata da carichi oggetto di rateizzazione e 1.417.608 di dilazioni concesse rispetto le 1.265.847 del 2022. Da mettere in evidenza, come dato positivo 2023, il forte incremento di istanze accettate tramite la procedura online dell'agenzia delle entrate riscossione rispetto al 2022. Nell'annualità appena conclusa, infatti, il 64,4% delle dilazioni, 913.596 domande sul totale di 1.417.608, sono state presentate online rispetto al 42,8% delle 2022 (541.327 istanze online su 1.265.847 istanze accettate).

Dilazioni revocate da monitorare

Se il dato delle dilazioni concesse risulta in constante aumento, va attentamente anche monitorato il numero delle dilazioni revocate, dato attualmente non noto per l'annualità 2023 e che, come riportato nell'ultimo rendiconto generale dello Stato pubblicato dalla Corte dei Conti, nel 2022 ha segnato un incremento del 10,9% rispetto al 2021.

L'analisi ed il monitoraggio delle revoche assume rilevanza soprattutto in conseguenza del cambiamento normativo apportato all'articolo 19 del dpr 602/1973 (norma che disciplina le modalità di dilazione delle somme iscritte a ruolo e che regolamenta le conseguenze prodotte in caso di decadenza per inadempienza) dalla legge di conversione del dl 50/2022 che ha inasprito le conseguenze in caso di decadenza dai piani.

Il novellato articolo 19, al comma 3 lettera c), nella previgente formulazione, prevede infatti per le istanze presentate dal 16 luglio 2022 (la data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto legge 50/2022) l'impossibilità di accedere a ulteriori dilazioni in riferimento ai carichi per i quali è intervenuta la decadenza.

Giuliano Mandolesi - 10 febbraio 2024 - tratto da Italia Oggi

 

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