Ho letto che dal 1° ottobre 2014 il modello F24 cartaceo non potrà più essere utilizzato per importi al di sopra di 1.000 euro o per effettuare compensazioni. 
Alla luce di questa novità, avrei, in particolare, necessità di sapere come organizzarmi per i prossimi pagamenti d'imposta, visto che non sono abilitato alle Entrate, ma ho sempre calcolato e versato le mie imposte. Mi riferisco, ancora più nello specifico, all'Imu con pagamento in scadenza il prossimo 16 dicembre, che nel mio Comune dovrà essere versata con la Tasi e potrebbe superare i 1.000 euro. 

Un altro problema è l'acconto della cedolare secca, per la quale vorrei sfruttare un credito d'imposta maturato l'anno scorso. Anche in questo caso sarà vietato usare il modello cartaceo?
B.M. – VARESE

Cambiano le modalità di versamento di imposte, contributi e premi con il modello F24. Dal 1° ottobre 2014 i privati che versano importi superiori ai 1.000 euro, o che utilizzano crediti in compensazione, non potranno più portare il modello F24 cartaceo in banca, alla posta o a Equitalia (tranne alcune eccezioni), ma saranno costretti a utilizzare il canale telematico. In altri termini, il versamento andrà fatto utilizzando il servizio di home banking di un conto corrente bancario o postale, o ricorrendo ai servizi telematici dell'agenzia delle Entrate (Fisconline o Entratel). I soggetti con partita Iva, per i quali già da anni è scattato l'obbligo di effettuare i versamenti online, ora sono tenuti a usare esclusivamente le modalità telematiche messe a disposizione dall'Agenzia nei casi di delega con saldo zero.
Ma andiamo con ordine. A oggi i contribuenti senza partita Iva possono versare le imposte, i contributi e gli altri importi dovuti con l'F24 presentando il modello cartaceo a una banca, un ufficio postale o un qualsiasi sportello degli agenti della riscossione (Equitalia), versando quanto dovuto in contanti o con le altre modalità (addebito sul conto corrente, assegni bancari e circolari, vaglia cambiari) oppure tramite carta Pagobancomat o carta Postamat. 
Con l'entrata in vigore dell'articolo 11, comma 2 del Dl 66/2014, a decorrere dal 1° ottobre 2014 questo sistema subisce un drastico cambiamento. Le modalità di versamento saranno diverse in relazione all'importo pagato e all'eventuale presenza di crediti da utilizzare in compensazione. In particolare, come sottolinea anche la circolare 27/E dell'agenzia delle Entrate di venerdì scorso, 19 settembre, si viene a creare un triplo regime. 
Nel caso in cui il saldo finale dell'F24 sia superiore a mille euro, il pagamento va fatto con Fisconline o Entratel, oppure usando un servizio di home banking. Anche nell'ipotesi di compensazioni effettuate con saldo finale dell'F24 di importo positivo (anche di un solo euro), si può versare con Fisconline o Entratel o utilizzando l'home banking. Qualora, invece, per effetto delle compensazioni effettuate, il saldo finale sia di importo pari a zero, il modello va presentato esclusivamente mediante i servizi telematici Fisconline o Entratel. 
Il contribuente che si abilita alla piattaforma Fisconline può utilizzare direttamente i servizi dell'agenzia delle Entrate denominati F24 web e F24 online, con i quali effettuare i versamenti. Per attivare Fisconline bisogna collegarsi al sito delle Entrate e chiedere il codice Pin. Il sistema fornirà subito la prima parte del Pin (prime quattro cifre); il richiedente riceverà entro 15 giorni una lettera contenente gli elementi necessari a completare il codice Pin (ultime sei cifre) e la password di accesso. Con queste credenziali si potrà accedere al servizio ed effettuare i pagamenti con F24. 
Chi non dispone di un servizio home banking e non ha particolare confidenza con i sistemi informatici può evitare di abilitarsi a Fisconline rivolgendosi a intermediari abilitato a Entratel, come i commercialisti e altri professionisti, i Caf o le associazioni di categoria. In questo caso il versamento comporterà un costo aggiuntivo per il servizio fornito dall'intermediario.
Passando al quesito posto, il contribuente sarà tenuto a effettuare il versamento della Tasi e dell'Imu per un importo complessivo superiore ai 1.000 euro. Se viene utilizzato un solo modello F24, il versamento dovrà essere effettuato in via telematica. In alternativa, ipotizzando l'esistenza di un importo dovuto per la Tasi di 200 euro e di uno per l'Imu di 900 euro, il contribuente potrebbe effettuare il versamento con due F24 cartacei, ciascuno con saldo finale inferiore alla soglia dei mille euro, pagando, ad esempio, con assegno bancario. La norma si riferisce, infatti, al saldo del singolo F24 e, per come è scritta, non sembra impedire la compilazione di più modelli al fine di restare sotto la soglia dei 1.000 euro. 
Per quanto riguarda, invece, il versamento del secondo acconto della cedolare secca, qualora il contribuente intenda utilizzare il credito d'imposta derivante dallo scorso anno, egli dovrà utilizzare le modalità di versamento telematico. Dal tenore letterale della norma si evince che, nel caso in cui il credito copra per intero l'acconto della cedolare secca, il modello F24 a zero va presentato necessariamente con Fisconline o Entratel, non essendo ammesso il ricorso all'home banking. 
In ogni caso, per le prossime scadenze di Tasi, Imu e Tari e, in generale, per i tributi che possono essere pagati alternativamente con il modello F24 o con un bollettino postale, i contribuenti che non dispongono dell'home banking – e che non intendono attivare Fisconline o rivolgersi a un intermediario – potranno effettuare il versamento con il bollettino postale anche in caso di importi superiori a 1.000 euro. 
Va detto che (secondo la citata circolare 27/E/2014) è possibile usare l'F24 cartaceo in caso di utilizzo di crediti d'imposta fruibili in compensazione presso gli agenti della riscossione, nonché, anche per importi superiori a mille euro, in caso di modelli precompilati dall'ente impositore e, fino al 31 dicembre 2014, di versamenti rateali in corso. Altre ipotesi residuali riguardano i contribuenti privi di conto corrente.

NORME E CIRCOLARI
Tracciabilità delle pensioni e di altre somme corrisposte dalla Pa 
Gli stipendi, le pensioni, i compensi corrisposti dalle pubbliche amministrazioni (centrali e locali) e dai loro enti, continuativamente a prestatori d'opera, e ogni altro tipo di emolumento, di importo superiore a 1.000 euro, devono essere erogati con strumenti di pagamento elettronici bancari o postali (per esempio conti correnti bancari, postali) o carte prepagate
Articolo 12, comma 2, del Dl 201/2011 
Nell'individuare i pagamenti che superano il limite di 1.000 euro non vanno considerati gli importi corrisposti a titolo di tredicesima mensilità, né i casi in cui la soglia è superata per la concomitanza di arretrati pensionistici, conguagli fiscali e somme agguntive.
Messaggio Inps 10885 del 28 giugno 2012 
Tracciabilità ai fini dell'antiriciclaggio 
È vietato il trasferimento di denaro contante, libretti di deposito bancari o postali al portatore o, in generale, di titoli al portatore, effettuato a qualsiasi titolo tra soggetti diversi.
Articolo 49 del Dlgs 231/2007 
Tracciabilità dei canoni di locazione 
È obbligatorio provvedere al pagamento dei canoni di locazione per immobili di tipo abitativo con modalità in grado di assicurare la tracciabilità del denaro contante eventualmente utilizzato.
Articolo 50, comma 50. della legge 147/2013 (legge di stabilità del 2014) 
I pagamenti dei canoni di locazione di importo inferiore a 1.000 euro possono essere effettuati in contanti. La disposizione introdotta dalla legge di stabilità 2014 ha introdotto l'obbligo di conservare traccia delle transazioni in contanti, tramite prova documentale, intervenute tra locatore e conduttore. Gli importi pari o superiori a 1.000 euro devono essere pagati con assegni non trasferibili, bonifici o, in generale, con mezzi diversi dal contante.
Nota del ministero dell'Economia e delle finanze - Dipartimento del Tesoro, protocollo Dt 10492 del 5 febbraio 2014 

LE PAROLE CHIAVE 
Compensazione 
I contribuenti possono compensare i crediti e i debiti nei confronti degli enti impositori (Stato, Inps, enti Locali, Inail, Enpals) risultanti dalla dichiarazione e dalle denunce periodiche contributive. Le compensazioni avvengono usando il modello F24, che permette di riportare nelle diverse sezioni sia gli importi a credito utilizzati sia gli importi a debito dovuti.
Fisconline 
Il servizio telematico Fisconline consente di effettuare i propri adempimenti tributari, quali la presentazione di dichiarazioni, i pagamenti d'imposta, le registrazioni di contratti di locazione. Possono usare questa piattaforma tutti i contribuenti, compresi quelli residenti all'estero, che non devono presentare la dichiarazione dei sostituti d'imposta per più di 20 soggetti e non sono già abilitati a Entratel.
Home banking 
Servizio che consente di collegarsi, tramite un pc o un tablet, al proprio conto corrente bancario o postale per consultarlo ed effettuare operazioni quali la predisposizione di bonifici, il pagamento dei modelli F24 e delle bollette, la sottoscrizione e l'acquisto di titoli.
Tracciabilità del denaro 
Insieme di mezzi di pagamento, diversi dal denaro contante, per assicurare il trasferimento di somme a un altro soggetto e indipendentemente dalla causa sottostante. Sono, ad esempio, mezzi di pagamento tracciabili l'assegno bancario e quello circolare, il bonifico bancario, il bancomat, la carta di debito (bancomat), la carta di credito, il conto corrente postale.
Tracciabilità del contante 
Documentazione idonea ad assicurare traccia delle transazioni in contante avvenute tra due soggetti diversi. Essa può essere rappresentata da qualsiasi prova documentale, comunque formata, purché chiara e in grado di dimostrare il trasferimento di una determinata somma di denaro contante. 

Sirio Giovagnoli/Emanuele Re - 22/09/2014 – tratto da sole24ore.com

 

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