Attenzione al tipo di lavori in casa. La manutenzione ordinaria non basta per accedere alla detrazione del 50%, a meno che non si tratti di interventi su parti comuni di edifici. Ma che cosa s'intende per manutenzione ordinaria? L'ultimo aggiornamento della guida dell'agenzia delle Entrate riporta come «interventi di manutenzione ordinaria: le opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici, quelle necessarie a integrare o mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti, la sostituzione di pavimenti, infissi e serramenti, la tinteggiatura di pareti, soffitti, infissi interni ed esterni, il rifacimento di intonaci interni, l'impermeabilizzazione di tetti e terrazze, la verniciatura delle porte dei garage». E quali sono le parti comuni? Sono quelle indicate dall'articolo 1117, numeri 1, 2 e 3 del Codice civile. Tra queste rientrano: il suolo su cui sorge l'edificio, le fondazioni, i muri maestri, i tetti e i lastrici solari, le scale, i portoni d'ingresso, i vestiboli, i portici, i cortili, tutte le parti dell'edificio necessarie all'uso comune, i locali per la portineria e per l'alloggio del portiere, gli ascensori, i pozzi, le cisterne, le fognature.

10/02/2014 – tratto da sole24ore.com

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