In Italia la contrazione del Pil nel terzo trimestre «è risultata in linea con le stime del Centro studi di Confindustria (-0,1%, dal -0,2% nel secondo trimestre)». Nel quarto «gli indicatori fin qui disponibili suggeriscono una variazione nulla; sarebbe una buona base per la ripartenza a inizio 2015». È la previsione del Centro Studi di Confindustria (CsC) nel rapporto Congiuntura Flash, che conferma quanto previsto nel rapporto “Scenari economici” del Centro studi di viale dell'Astronomia, presentato a metà settembre. In quell’occasione si parlava di Pil italiano in calo quest'anno dello 0,4%, rimandando la ripresa al 2015, con un aumento limitato a un +0,5%.

CsC: da riforme cambiamento e fiducia per rilancio 
«I pochi dati disponibili - si sottolinea - puntano a un Pil invariato nel quarto trimestre, stima che deve trovare conferma nei numeri prossimamente in uscita; rispetto ad attese di ulteriore calo, ciò sarebbe una migliore base per la ripartenza già dall'avvio dell'anno prossimo». Per il CsC, «le riforme strutturali danno frutti nel medio termine, ma nell'immediato rispondono alla domanda di cambiamento del Paese e restituiscono così la fiducia necessaria a rilanciare consumi e investimenti».

Produzione industriale in recupero a ottobre 
La produzione industriale recupera lo 0,4% in ottobre (stima CsC), dopo il -0,9% di settembre. La variazione congiunturale acquisita nel 4° trimestre è -0,1% e le valutazioni meno negative sugli ordini (saldo a -25 in settembre, da -26) delineano una stabilizzazione dell'attività; ciò è però contraddetto dalla componente ordini del Pmi manifatturiero, in contrazione per la prima volta da metà 2013. Il Pmi composito in ottobre è tornato dopo due mesi in area di espansione, grazie al miglioramento nei servizi (+2 punti a 50,8) e nonostante il calo di quello manifatturiero (-1,7 a 49,0).

Primi segnali di recupero da occupazione 
CsC ricorda che l'occupazione in Italia ha mostrato in settembre primi sintomi di recupero: è salita dello 0,4% su agosto (+82mila unità); era rimasta stabile dal 4° trimestre 2013. L'aumento mensile chiude il 3°trimestre 2014 a +0,2% sul 2° (i dati potrebbero essere rivisti con la diffusione venerdì delle statistiche trimestrali). Il tasso di disoccupazione è stato del 12,6% (stesso livello di novembre 2013, +0,1 punti percentuali sul mese precedente), con forza lavoro in forte espansione (+0,5% congiunturale), segno di maggiore fiducia. In salita dalla primavera 2014 il numero dei lavoratori interinali, il cui andamento di solito anticipa quello degli occupati totali. Salgono però le intenzioni delle imprese di ridurre la manodopera nel 4° trimestre (saldo a -8,6 da -2,0 nel 3°), forse rinviando assunzioni in vista di cambiamenti normativi (vedi entrata in vigore del Jobs act, ndr).

26 novembre 2014 – tratto da sole24ore.com

 

 

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