Una compliance di piombo. Doppio destinatario, contribuente e Guardia di finanza, per le lettere che l’Agenzia delle entrate manderà con le informazioni fiscali tratte dall’anagrafe tributaria, in via preventiva, per aumentare la spontanea adesione all’adempimento tributario. Il maxiemendamento del governo alla legge di Stabilità 2015 estende la normativa rubricata adempimento volontario dei contribuenti anche alla Guardia di finanza. Sulla compliance un’aggiunta all’apparenza neutra ma che già nella relazione del provvedimento getta una luce diversa sugli obiettivi di aumento spontaneo al carico impositivo. Le informazioni fiscali girate anche alla Guardia di finanza hanno l’obiettivo infatti di produrre maggior gettito in conseguenza dell’aumentata efficacia. Oggi, dunque, nelle campagne di moral suasion l’Agenzia delle entrate scrive al contribuente in merito a uno specifico adempimento sia redditometro o sia ad esempio studi di settore invitandolo in un contraddittorio con l’ufficio a chiarire la propria posizione. Domani l’Agenzia scriverà al contribuente e alla Guardia di finanza svelando i dati fiscali che il Fisco ha in suo possesso e informando il contribuente che lo stesso materiale è inviato in copia conoscenza alla Guardia di finanza, come si dice: «Uomo avvisato…».

Cristina Bartelli – 20 dicembre 2014 – tratto da Italia Oggi

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