Anno nuovo, regole nuove. La legge di stabilità ha cambiato il regime agevolato per le «piccole» partite Iva. In attesa del provvedimento annunciato dal presidente del Consiglio Matteo Renzi, nessuna sostanziale modifica è arrivata nel percorso parlamentare di approvazione della manovra, così dal 2015 mini-imprese e professionisti dovranno fare i conti con un nuovo regime che vedrà un'imposta sostitutiva più alta (15% contro il 5% del precedente regime dei minimi) e con soglie di ricavi variabili a seconda dell'attività.

La convenienza 
Ma è davvero conveniente entrare nel nuovo regime? Per ora non c'è una risposta univoca. Ma la valutazione va fatta caso per caso. Anche perché la nuova determinazione dell'imponibile in modo forfettario potrebbe risultare penalizzante anche a seconda dei costi effettivamente sostenuti.
E anche chi arriva dal regime ordinario deve fare un'attenta ricognizione tra costi e benefici, considerando sia i vantaggi in termini di semplificazioni tributarie sia la chance offerta a commercianti e artigiani di poter optare per una riduzione dei versamenti contributivi.

Giovanni Parente - 5 gennaio 2015 - tratto da sole24ore.com

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