Nei primi giorni di switch off si potrebbe ripetere il triste primato della prima fase, partita con un pesante 40% di pratiche scartate perché incomplete o errate. Ma i «rifiuti» sono in calo. Come ha spiegato la direttrice dell'agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi, «si è passati dal 18% di fatture scartate nel 2014 al 15,4% dei primi mesi del 2015».
Dopo l'ansia da doppio click, al secondo posto degli errori si piazzano i problemi legati al certificato di autorizzazione, mentre è più che raddoppiato da gennaio a febbraio scorso il numero di errori per «tracciato non conforme». Si tratta dell'effetto split payment:  dal 2 febbraio è stata rilasciata una nuova versione del tracciato, con gli adeguamenti richiesti alle nuove regole Iva per la Pa.

Antonello Cerchi/Valeria Uva – 30 marzo 2015 – tratto da sole24ore.com

 

 

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