Dall'entrata in vigore del decreto legislativo di riordino dei contratti non sarà più possibile avviare contratti di collaborazione a progetto. Quelli già in essere potranno arrivare alla scadenza. In futuro le collaborazioni saranno ammesse a patto che non siano svolte da una singola persona, non siano continuative e che le modalità di esecuzione non siano organizzate dal committente. Potranno essere ammesse le collaborazioni che prevedono prestazioni coordinate e continuative ma senza obblighi di presenza, orario, luogo e svolgimento. In caso contrario dal 2016 saranno convertite in contratti subordinati.

Matteo Prioschi - 22 giugno 2015 – tratto da sole24ore.com

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