Nei primi due mesi di quest'anno sono stati erogati 1,5 miliardi di euro di rimborsi Iva contro 1,2 miliardi dello stesso periodo del 2013. Lo annuncia all'Adnkronos il vicedirettore dell'Agenzia delle Entrate Marco Di Capua sottolineando che con il nuovo meccanismo del "risk score" le imprese virtuose ottengono i rimborsi in tempi rapidi, mentre quelle con rischio elevato sono sottoposte a controlli preventivi. «Abbiamo analizzato i soggetti che chiedono il rimborso in modo da classificarli secondo un rischio alto, medio o basso. In Italia le imprese a rischio -spiega Di Capua- sono circa il 18% del totale di quelle che chiedono il rimborso Iva. Per queste è indispensabile un accertamento che garantisca che la richiesta non sia fittizia o truffaldina. Tutte le altre imprese risultano a rischio medio o basso. Per queste il rimborso arriverà subito, ancora prima dell'accertamento»

Imprese classificate in base al grado di rischio
Il calcolo del "risk score" consente all'Agenzia delle Entrate di limitare al minimo i controlli e le richieste di documenti per ridurre drasticamente i tempi di erogazione per tutte le imprese con un basso rischio. In questo modo non solo si velocizza l'iter, ma è possibile ottimizzare le risorse, concentrando l'attenzione sulle posizioni a più alto rischio.

Meno controlli se l'azienda è affidabile
Con una circolare adottata il 10 marzo scorso sono state fornite precise indicazioni agli uffici per razionalizzare le attività di verifica sui rimborsi. In particolare è stata introdotta una misura del livello del rischio ("risk score") per ogni istanza di rimborso, con relativa standardizzazione dei documenti richiesti, mentre l'attività di controllo, preliminare al pagamento del rimborso, viene graduata sulla base del livello di rischio. L'Amministrazione fa a meno sia dei riscontri non strettamente necessari, sia di eventuali documenti già in suo possesso. Per evitare una duplicazione dei controlli, restano fuori dall'analisi del rischio le istanze presentate dai grandi contribuenti, per i quali sono previste apposite forme di tutoraggio.

I parametri del risk score 
Il "risk score" è determinato sulla base di parametri predefiniti, come, per esempio, la continuità aziendale; la regolarità delle dichiarazioni e dei versamenti; l'assenza di accertamenti e verifiche; l'assenza di frodi e violazioni penali tributarie; la "conoscenza" del soggetto da parte dell'ufficio, in quanto fisiologicamente a credito. Gli uffici, nei casi in cui rilevi un alto livello di rischio del rimborso, intensificano le richieste di documentazione e i controlli già nella fase preliminare all'erogazione. 

I rimborsi Iva nel 2013 a quota 11,5 miliardi 
Col nuovo sistema l'Agenzia punta a migliorare i risultati del 2013: lo scorso anno i rimborsi Iva sono ammontati a 11,5 miliardi che sono andati a oltre 65.000 imprese, artigiani e professionisti. Sempre nel 2013 l'Agenzia ha pagato alle imprese, oltre all'Iva, circa 93.000 rimborsi di imposte dirette (Ires + Imposte dirette da deducibilità dell'Irap) per oltre 800 milioni di euro. Mentre alle famiglie sono stati erogati 1,3 milioni di rimborsi, per un totale di circa 1 miliardo di euro. Nel complesso lo scorso anno considerando i tributi minori sono stati effettuati 1.505.779 rimborsi per un importo di 13,487 miliardi.

15 marzo 2014 – tratto da sole24ore.com

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