La versione dello schema di decreto di riforma delle sanzioni amministrative tributarie (approvata dal Consiglio dei ministri del 4 settembre e ora in attesa di un secondo parere delle commissioni parlamentari) conferma la presunzione legale che attribuisce ai prelevamenti non giustificati dei titolari di reddito di impresa il valore di ricavi non dichiarati. È stata così cancellata la sanzione dal 10% al 50% dell'importo del prelevamento prevista in caso di omessa o inesatta indicazione del beneficiario dei prelevamenti non transitati nelle scritture contabili, che era invece prevista nella prima versione del decreto attuativo della delega fiscale.

Rosanna Acierno – 10 settembre 2015 – tratto da sole24ore.com

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