Balzo delle compensazioni di imposte dirette nel 2013. I crediti Irpef, Ires e Irap utilizzati in F24 lo scorso anno dai contribuenti sono stati pari a 10,9 miliardi di euro, vale a dire il 18% in più rispetto ai 9,2 miliardi del 2012. In confronto agli 8,84 miliardi del 2011, l'aumento supera il 22%. E in attesa che la stretta operata dalla legge n. 147/2013 entri a pieno regime, nel gennaio del 2014 le compensazioni di imposte dirette sono salite ancora: dai 198 milioni del primo mese del 2013 a 211 milioni (+6,6%). Per quanto riguarda l'Iva, invece, le compensazioni dell'anno 2013 evidenziano una flessione del 2,8%, con 398 milioni di euro in meno. È quanto emerge dai bollettini sulle entrate tributarie diffusi dal Dipartimento delle finanze nei giorni scorsi.
Ai sensi del comma 574 della legge di stabilità 2014, la compensazione di crediti e debiti fiscali di importo superiore a 15 mila euro annui in materia di imposte sui redditi e di Irap è ora subordinata all'apposizione del visto di conformità sulle dichiarazioni da cui emerge il credito. Allineando il meccanismo a quanto già previsto per le compensazioni orizzontali Iva (che pure scontano ulteriori vincoli), il legislatore ha voluto così porre un freno all'utilizzo indebito di crediti inesistenti.
Era stata proprio la Corte dei conti, poche settimane prima dell'approvazione del giro di vite, a lanciare un vero e proprio allarme sulle «compensazioni-bancomat». Secondo la magistratura contabile le strette operate con i dl n. 78/2009 e n. 78/2010 in ambito Iva hanno dato risultati perfino superiori alle attese governative, consentendo di abbattere le compensazioni del 30% su base annua. In via generale, rileva però la Corte conti, resta forte il pericolo di frodi, a causa della mancanza di controlli preventivi efficaci.

Valerio Stroppa – 02 aprile 2014 – tratto da Italia Oggi

 

 

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