Una Tasi che somiglia sempre di più all’Imu, anche nei meccanismi di calcolo e versamento, mentre la Tari rinverdisce i fasti della vecchia Tarsu. È un ritorno al passato quello previsto dagli emendamenti al dl finanza locale (dl 16/2014) approvati definitivamente alla Camera dopo la questione di fiducia posta dal governo (i voti favorevoli sono stati 325 e i contrari 176). La Tasi si pagherà in due rate, con scadenza al 16 giugno ed al 16 dicembre (salvo che il contribuente non preferisca versare subito tutto in un’unica soluzione). Come per l’Imu. E come per l’Imu, la prima rata si calcolerà in base alle aliquote e detrazioni dell’anno precedente, con conguaglio da versare in sede di saldo. Solo per il 2014, il regime è diverso e differenziato per le prime case e gli altri immobili. Sull’abitazione principale, quest’anno si pagherà tutto a dicembre, a meno che i comuni (quelli che non approfitteranno della nuova proroga al 31 luglio del termine per il varo del preventivo) non fissino la misura del tributo entro fine maggio.

Matteo Barbero - 11/04/2014 – tratto da Italia Oggi

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