Da ora in poi, quando il dipendente transiterà da un'azienda all'altra, porterà con sè i parametri di erogazione del bonus che dovrà rendere noti al successivo datore di lavoro affinché quest'ultimo possa cum grano salis continuare, sospendere ovvero recuperare quanto già erogato in precedenza. Quali casistiche dovranno gestire i sostituti di imposta? Prima di tutto gli assunti in corso d'anno a partire da maggio in poi. Per essi sarà opportuno acquisire una dichiarazione che attesti il reddito ricevuto dal lavoratore nei precedenti rapporti, compreso l'ammontare del bonus eventualmente già incassato.
Il decreto obbliga i sostituti di imposta a indicare nel modello Cud il bonus pagato. Sarà conveniente suggerire al dipendente di richiedere, al precedente datore, il Cud provvisorio. Per i lavoratori il cui rapporto cesserà da maggio in poi, sarà necessario eseguire il conguaglio di fine rapporto che riguarderà i soli redditi erogati dall'ultimo sostituto, il quale dovrà riparametrare il bonus in funzione della durata del rapporto di lavoro. Su questo punto dovrà essere precisata la base di calcolo del riproporzionamento: mesi o giorni? Nel primo caso si porrà anche l'ulteriore problema di identificare un parametro che consenta di computare o escludere il mese in relazione ai giorni lavorati nel mese stesso.
Nel secondo caso, si potrebbe mutuare la regola delle detrazioni e dividere il bonus (640 euro) per 365 (giorni) e moltiplicarlo per i giorni di durata del rapporto di lavoro nell'anno. Se si sceglierà questa strada, si dovrà stabilire una regola di computo dei giorni. Discorso a parte va fatto per i lavoratori cessati fino al 30 aprile, le cui competenze sono state interamente liquidate entro la fine di quel mese. Si potrebbero verificare due situazioni: l'ex dipendente trova una nuova occupazione nel corso del 2014. Egli potrà consegnare il Cud provvisorio al nuovo datore di lavoro e quest'ultimo, nel rispetto delle condizioni previste dalla norma, erogherà il bonus. Potrebbe, tuttavia, accadere che il soggetto resti senza occupazione. In tale evenienza le istruzioni dovranno chiarire se e quando l'interessato potrà presentare domanda al precedente datore di lavoro, finalizzata alla riscossione del credito. Nell'ipotesi in cui ciò venga reso possibile, l'azienda emetterà un cedolino il cui netto corrisponderà al bonus spettante. Si ritiene che, in ogni caso, il contribuente possa ricorrere alla dichiarazione dei redditi per recuperare quanto di sua competenza.

ATTENTI A...
Un dipendente che ha lavorato nei primi quattro mesi dell'anno e poi ha perso l'impiego ha diritto al bonus, anche se non trova un altro lavoro entro la fine del 2014. Però al momento non è chiaro come potrà richiedere l'agevolazione.

Antonino Cannioto/Giuseppe Maccarone - 03 maggio 2014 – tratto da sole24ore.com

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