Sei mesi di attesa per i rimborsi del 730 oltre i 4mila euro. Se il Fisco non si pronuncia, vale il silenzio-assenso e il sostituto d'imposta può pagare. È l'intervento che la commissione Finanze della Camera ha chiesto al Governo.
La commissione Finanze della Camera ha approvato all'unanimità una risoluzionecon primo firmatario Francesco Ribaudo (Pd) che impegna il Governo a intervenire sulla stretta introdotta dall'ultima legge di stabilità (legge 147/2013, articolo 1, commi 586 e 587). In pratica, niente restituzione in busta paga a luglio se il rimborso supera i 4mila euro qualora il contribuente abbia o una detrazione per carichi familiari oppure riporti un'eccedenza d'imposta (in pratica abbia versato più tasse del dovuto) da precedenti dichiarazioni dei redditi. La risoluzione approvata in commissione Finanze impegna il Governo – oltre ad abrogare o riformulare le norme – a stabilire tempi certi per chi è già capitato nella tagliola dei 4mila euro. Per la precisione un termine di sei mesi. Un periodo «entro cui – sottolinea la risoluzione - l'agenzia delle Entrate potrà comunicare al sostituto d'imposta di non procedere al rimborso, prevedendo che, in assenza della suddetta comunicazione da parte della stessa Agenzia, i sostituti d'imposta sono autorizzati a procedere al rimborso».

Marco Mobili e Giovanni Parente – 18 maggio 2014 – tratto da sole24ore.com

 

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