LONDRA - Germania e Regno Unito brillano una volta di più, mentre l'Italia è fuori dalla lista dei top quindici. Ci riferiamo all'annuale graduatoria sugli investimenti esteri diretti - in termini di progetti - che da dodici anni compila Ernest Young. Il trend quasi ovunque anticipa la ripresa con un netto aumento nel numero di progetti esteri arrivato in Europa nel 2013 rispetto al 2012. Quando, cioè, l'Ue e non solo l'Ue - il conteggio si estende a Russia e Turchia - era ancora a crescita zero.
Il Regno Unito è in testa a tutti con 799 progetti esteri avviati nel 2013, seguita dalla Germania con 701, in entrambi i casi l'aumento rispetto al 2012 è stato, in percentuale, a due cifre. Solo Spagna ed Europa dell'est fra le quindici maggiori destinazioni di danari dall'estero nel 2013 hanno visto calare i programmi rispetto al 2012. Diversa, ma non appena più incoraggiante per il nostro Paese la graduatoria degli stati considerati più attraenti per le imprese estere. In testa a tutti con il 40% del consenso la Germania, seguita da Regno Unito e Francia. L'Italia questa volta appare nella lista, ma buon ultima con solo l'1% degli intervistati pronto a "difendere" l'investimento a Roma e dintorni. Un trend oltre tutto in calo rispetto all'anno precedente.
Secondo Marc Lhermitte autore dello studio di Ernest Young "il 2013 sarà ricordato come l'anno di svolta per la fiducia degli investitori...con la ripresa dell'economia si sono visti i consigli di amministrazione di centinaia di multinazionali darà luce verde a operazioni all'estero". Dappertutto con la penosa eccezione – o quasi - dell'Italia.

Leonardo Maisano - 27 maggio 2014 – tratto da sole24ore.com

 

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