Una riforma in due tempi. La prima fase per risolvere l'emergenza, la seconda per tracciare un quadro completo delle regole applicabili al mondo del lavoro. La prima è già realtà, con l'entrata in vigore il 20 maggio della legge 78/2014 di conversione del decreto Poletti. La seconda, il disegno di legge delega, è all'esame del Parlamento.

Causale nel contratto a termine
È abbandonato, per tutti i contratti a tempo determinato, l'obbligo di indicare le esigenze di carattere tecnico, organizzativo e produttivo che hanno indotto il datore di lavoro a inserire una scadenza nel contratto (senza distinzione tra primo e successivo). La causale è sostituita da limiti numerici (alcuni già esistenti) che, per definizione, sfuggono a valutazioni soggettive, impreviste e mutevoli nel tempo.

Francesca Barbieri – 09 giugno 2014 – tratto da sole24ore.com

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