Arriva in Consiglio dei ministri uno schema di decreto legge sul contrasto ai fenomeni di violenza nei confronti dei professionisti sanitari. "Chiunque, all'interno o nelle pertinenze di strutture sanitarie o socio-sanitarie residenziali o semi-residenziali, pubbliche o private, con violenza alla persona o con minaccia" distrugge, disperde, deteriora o rende, "in tutto o in parte, inservibili cose ivi esistenti o comunque destinate al servizio sanitario o socio-sanitario, è punito con la reclusione da uno a cinque anni e con la multa fino a 10.000 euro. Se il fatto è commesso da più persone riunite, la pena è aumentata", si legge all'articolo 1 del testo.
La disposizione reca modifiche all'articolo 635 del codice penale che disciplina il reato di danneggiamento prevedendo la reclusione da uno a cinque anni e la multa di 10.000 euro. Con l'articolo 2 si estende "l'arresto obbligatorio in flagranza, anche differito, ai reati commessi ai danni del personale sanitario e socio-sanitario durante lo svolgimento della propria attività nonché' dei beni destinati all'assistenza sanitaria". L'articolo 3 mira a garantire "un maggiore controllo all'interno delle strutture in cui operano i professionisti sanitari e socio-sanitari, prevedendo l'adozione da parte del Ministro della salute, di concerto con li Ministro dell'interno, di apposite linee guida anche con riguardo all'utilizzo dei dispositivi di videosorveglianza nelle predette strutture, fermo restando li rispetto della disciplina vigente in materia di privacy". "Il decreto-legge risponde all'esigenza di contrastare il fenomeno delle aggressioni a danno del personale sanitario e socio-sanitario nonché' del danneggiamento dei beni mobili o immobili destinati all'assistenza sanitaria, garantendo a tali professionisti di poter svolgere la propria attività, finalizzata alla tutela della salute, in condizioni di maggiore sicurezza e controllo".
Il decreto legge che introduce l'arresto differito in caso di aggressioni a medici e infermieri "è un provvedimento molto importante: siamo certi che avrà forte effetto deterrente". Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, illustrando il provvedimento che ha incassato il via libera del Cdm."Per le aggressioni in ospedale è già previsto l'arresto in flagranza. Ma in questo caso la flagranza è estesa come una sorta di 'quasi flagranza' nell'ambito delle 48 ore successive - ha spiegato il Guardasigilli - Si tratta di un arresto differito quando è impossibile effettuare arresto nell'immediato. Ora c'è la possibilità di differire questo arresto non appena identificati gli autori del reato comunque, anche se non oltre le 48 ore. Nordio si è detto convinto che il dl "abbia una generale condivisione", e ha ringraziato il ministro Orazio Schillaci per un'"iniziativa arrivata dal Ministero della Salute che ha trovato subito concordia con Ministero della Giustizia".
27 settembre 2024 – tratto da Italia Oggi