Sono uno straniero residente in Italia e vorrei disporre con testamento delle mie sostanze, soprattutto beni immobili, che si trovano nel mio paese di nascita. Per farlo, le chiedo, devo ricorrere a una particolare tipologia di lascito?

Con la legge 387/1990, di ratifica della Convenzione di Washington del 1973, nell’ordinamento italiano è stato introdotto il testamento internazionale che prevede la consegna al notaio di una scheda testamentaria di cui si redige verbale alla presenza di testimoni. Il fine è di garantire la validità dei lasciti che riguardino, per nazionalità del testatore o luogo di collocazione dei beni da distribuire, dei profili di diritto internazionale privato. Si vogliono, così, risolvere alla radice eventuali questioni sulla capacità di testare e sull’osservanza delle leggi sulle successioni nei casi in cui vi sia un nesso tra il diritto italiano e quello straniero. Essenziale è rispettare alcuni step: redazione della scheda in forma scritta; dichiarazione del testatore, resa alla presenza di due testimoni e del notaio, circa la volontà di attribuire alla scheda un valore testamentario; firma contestuale o riconoscimento di firma già apposta; formazione a cura del notaio dell’attestato che certifichi l’esatto adempimento delle formalità.

Selene Pascasi - 27 aprile 2024 – tratto da sole24ore.com

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