Natale amaro per i professionisti. Concluse le verifiche sulle dichiarazioni dei redditi presentate nell'anno 2017 (modello Redditi Persone Fisiche per l'anno d'imposta 2016), l'Inps sta infatti inviando le comunicazioni di accertamento di debiti contributivi con relative sanzioni (al 30%) e l'iscrizione d'ufficio alla gestione separata. Sono interessati i professionisti che hanno dichiarato redditi soggetti a contributi alla gestione separata e che, tuttavia, non hanno compilato il quadro RR, Sezione II (dove si indica la contribuzione dovuta all'Inps) e non hanno neanche versato contributi. Lo annuncia lo stesso Inps nel messaggio 4413/2022.

Operazione Poseidone. L'Inps, in pratica, ha concluso la c.d. «operazione Poseidone» che, per l'anno d'imposta 2016, ha passato al setaccio e accertato le omissioni contributive dei soggetti iscritti alla gestione separata in qualità di liberi professionisti. Un'operazione che si ripete da anni, a partire dal 2010, finalizzata a contestare, all'esito dell'incrocio delle banche dati Inps con le informazioni in possesso dell'Agenzia delle entrate, la mancata contribuzione alla gestione separata da parte di soggetti che dichiarano redditi da attività di arti e professioni. In sostanza l'Inps verifica la natura del reddito e la mancata contribuzione presso le Casse professionali, quindi procede all'invio degli avvisi di accertamento.

Anno 2016. Gli ultimi controlli riguardano il periodo d'imposta 2016. L'Inps spiega di avere completato le operazioni di elaborazione e invio delle comunicazioni di debito a seguito delle estrazioni dei dati fiscali dei soggetti che hanno dichiarato redditi derivanti da arti e professioni nel modello Redditi/PF/2017 (appunto relativo all'anno d'imposta 2016) e per i quali risulta che:

- hanno indicato redditi da lavoro autonomo ai fini fiscali nei quadri RE, LM (Autonomo), sezioni I o II, o RH della dichiarazione dei redditi;

- hanno omesso la compilazione del quadro RR, sezione II, finalizzato al calcolo dei contributi dovuti alla gestione separata dell'Inps.

Ai soggetti così individuati, l'Inps sta inviando la comunicazione d'iscrizione (se assente) alla gestione separata, con la quantificazione anche della contribuzione omessa comprensiva delle sanzioni civili calcolate ai sensi dell'art. 116, comma 8, lett. b, della legge 388/2000, cioè come caso di «evasione» (30% fino al tetto pari al 60% della contribuzione omessa).

Occhio ai termini. L'Inps ricorda che, per via di diversi provvedimenti relativi alla gestione della pandemia Covid-19, i termini di prescrizione delle contribuzioni di previdenza e assistenza obbligatorie, sono stati sospesi nel periodo dal 23 febbraio al 30 giugno 2020 con ripresa della decorrenza dalla fine del periodo di sospensione e che, se il decorso ha avuto inizio durante il periodo di sospensione, l'inizio stesso è differito alla fine del periodo. Successivamente, gli stessi termini prescrizionali sono stati sospesi nel periodo dal 31 dicembre 2020 al 30 giugno 2021, per la durata di 182 giorni, e che hanno ripreso a decorrere dalla fine del periodo di sospensione.

Daniele Cirioli - 17 dicembre 2022 – tratto da Italia Oggi

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