Parliamo dei cosiddetti “buchi contributivi”, ossia quei periodi per i quali nella carriera lavorativa non risultano coperture previdenziali. E lo facciamo attraverso il quesito di un lettore che chiede: «Nel corso della mia vita lavorativa ho individuato diversi “buchi contributivi” all'interno del proprio estratto contributivo. Dal 1997 infatti ho svolto un impiego privato come part-time ciclico, con alcune settimane prive di lavoro e prima ancora, dopo alcuni periodi di disoccupazione, non ho avuto copertura contributiva nemmeno figurativa. Ci sono modalità per recuperare la contribuzione persa e che di fatto possono “risanare” l'estratto stesso?»

Rispondiamo subito chiarendo che ci sono più modalità di recupero dei buchi contributivi per i lavoratori part time, mentre nel caso di specie non vi sono riscatti o accrediti figurativi attivabili ad ordinamento vigente per i periodi privi di lavoro dopo la disoccupazione. Ad oggi non è infatti possibile di per sé coprire un periodo privo di lavoro e di eventi tutelati da coperture figurative (specificatamente individuate dalla legge tramite le varie tipologie di riscatto o di accreditamento) considerando nel 2021 è finita la sperimentazione della cd. “pace contributiva”, introdotta con l'art. 20 del decreto legge 4/2019, che consentiva solo a coloro che avevano iniziato a contribuire dal 1996 questa tipologia di riscatto di periodi completamente non coperti.

L'unica possibilità offerta dai versamenti volontari di contribuzione ai sensi del Dlgs 184/1997 è quella di poter coprire soltanto i periodi correnti privi di qualsiasi contribuzione (a cadenza trimestrale) tramite il versamento di un onere commisurato alla retribuzione imponibile percepita nelle 52 settimane precedenti la presentazione della domanda e al numero di settimane che si necessita avere in estratto. I cosiddetti versamenti volontari, infatti, consentono di coprire di contributi periodi contestuali al versamento, con una eccezione: al momento della domanda è possibile coprire anche il semestre precedente alla stessa.

Tale facoltà appare però inutile ai fini proposti dal lettore che cerca modalità per colmare ‘buchi contributivi' più remoti nel tempo. Nel caso del quesito, il buco contributivo principale appare determinato dallo svolgimento di un rapporto di lavoro part-time. Infatti, se in caso di lavoro full-time per l'intero anno, considerando il versamento sul minimale contributivo giornaliero, non è possibile maturare meno di 52 settimane, lo stesso non si può dire in caso di svolgimento di lavoro part-time.

Fino al 2020 tutti coloro che avevano dei rapporti di lavoro con contratto part time verticale o ciclico non avevano la possibilità, se non tramite la presentazione di domande contestuale di versamento volontario o (retroattiva) di riscatto oneroso, di poter maturare le 52 settimane nell'arco di un anno. Ad esempio un lavoratore con part time verticale che prestava la sua attività solo in un determinato periodo dell'anno non poteva maturare l'intera annualità in quanto l'istituto riconosceva contribuzione soltanto nei mesi nei quali veniva effettivamente prestato servizio, consentendo di colmare i buchi solo con eventuale contribuzione a suo esclusivo carico (versamenti volontari o riscatto).

A partire dal 2021, con il comma 350 dell'articolo 1 della legge di Bilancio 2021, è stato riconosciuto il diritto gratuito alla contribuzione piena utile al diritto pensionistico anche nei periodi non lavorati, sempre nel rispetto del minimale contributivo (andrà quindi verificata la contribuzione del lettore in tali anni rispetto al minimale vigente). Con la circolare 74/2021 Inps ha riconosciuto retroattivamente tutti i periodi di contribuzione mancanti con un'apposita domanda online corredata da documentazione che il lettore dovrà farsi firmare dal proprio ex datore di lavoro (con il modello AP147). In particolare, il datore di lavoro attesterà che nell'arco di tempo in cui si è svolto il part time verticale non vi erano state ulteriori assenze (come le aspettative personali) prive di contribuzione.

F.Bicicchi/A.Orlando/M.Podda - 10 ottobre 2022 – tratto da sole24ore.com

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