Dichiarazioni fiscali al 31 ottobre, acconti in sei rate, F24 precompilato per l'Imu, avvisi bonari nel cassetto fiscale e proroghe automatiche del calendario fiscale se il fisco ritarda. Sono queste alcune delle richieste di modifica approvate nel parere che la commissione finanze della camera ha ratificato ieri sul decreto legislativo di attuazione della riforma fiscale (l. 111/2023) sulle semplificazioni e gli adempimenti tributari. Prossima settimana sarà il turno della commissione finanze del senato fornire il proprio via libera al testo del decreto legislativo.

Le richieste al governo

Per quanto riguarda la commissione finanze camera, dunque, i deputati richiedono al governo di ripensare a alcuni punti del decreto legislativo . In particolare si chiede che i modelli di software, istruzioni e circolari da parte dell'Agenzia delle Entrate per le dichiarazioni dei redditi e modelli Isa siano resi disponibili entro aprile pe ril periodo d'imposta 2023 e poi entro il mese di febbraio di ogni anno. «In difetto», specifica il testo, «sono eventualmente prorogati i termini per la presentazione delle dichiarazioni fiscali».

Sulla previsione degli acconti a rate, diventata operativa per una determinata categoria di contribuenti e spalmata su cinque rate, si chiede al governo di aumentare le rate del secondo acconto e portarle a sei, a decorrere dal gennaio dell'anno successivo a quello di presentazione della dichiarazione con la maggiorazione dello 0,40% a titolo di interesse corrispettivo. Osservazioni anche sullo stop all'invio delle comunicazioni dei controlli automatizzati ad agosto e a Natale: è richiesta la precisazione che a essere sospeso non sia il mero invio delle comunicazione ma i termini.

Modifiche anche all'utilizzo del ravvedimento operoso, si chiede la possibilità di modificare le scadenze dei pagamenti ricorrenti per i quali siano stati inviati in unica soluzione, tutti i modelli F24 con l'autorizzazione preventiva dell'addebito su conto corrente.

Sul rafforzamento dei servizi digitali e in ottica di maggiore scambio di documentazione per l'attività di controllo e accertamento è suggerito di «caricare all'interno del cassetto fiscale gli avvisi bonari in definizione». Ultima delle sette osservazioni quella che richiede l'invio da parte dei comuni del modello F24 precompilato al contribuente.

Per Andrea de Bertoldi, deputato di FdI in commissione finanze della camera: «Sottolineo in particolare l'importanza dell'osservazione inerente l'articolo sette, con la quale abbiamo ritenuto di prevedere delle garanzie per i contribuenti ed i Commercialisti in merito alla presentazione delle dichiarazioni fiscali. E infatti un'innovazione aver collegato, con questa osservazione, la disponibilità di software, istruzioni e circolari da parte dell'agenzia delle entrate al termine di presentazione delle dichiarazioni fiscali.

Era infatti inaccettabile che per i ripetuti ed frequenti ritardi nella disponibilità di quanto sopra, si sia sempre reso difficile, per non dire impossibile, la vita dei commercialisti.

Con questa riforma si intende anche tutelare il lavoro e il legittimo affidamento della categoria.»

La prossima settimana la decisione della Commissione

La commissione finanze del senato si pronuncerà prossima settimana. Prioritari per i senatori far coincidere i termini di pagamento delle imposte con quello delle dichiarazioni. Inoltre si fa riferimento espressamente al quadro Ru e in ottica di semplificazione è richiesto: «l'eliminazione dell'obbligo di compilazione del quadro RU, ove da riferirsi a crediti di imposta il cui importo maturato è già noto alle amministrazioni pubbliche». Infine si invita il governo a valutare l'opportunità di prevedere all'art.17 (addebito in conto del F24 con scadenze future) la possibilità di utilizzare i crediti Iva anche per onorare piani di rateizzo di Iva e altra imposta non pagata nello stesso periodo d'imposta o a fronte di integrative del precedente periodo d'imposta»..

Cristina Bartelli - 08 dicembre 2023 – tratto da Italia Oggi

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