Dopo il 3 giugno avremo una maggiore libertà e spariranno alcuni dei divieti più odiati della fase 1 della pandemia. Ma non tutto tornerà come prima: alcune cose resteranno vietate. Ecco le 5 regole che bisognerà continuare a rispettare:

La mascherina

Resterà obbligatoria nei luoghi al chiuso accessibili al pubblico, inclusi i mezzi di trasporto.

Distanziamento sociale: niente baci o abbracci

Dovremo continuare a mantenere la distanza di sicurezza di un metro. Quindi vietati baci, abbracci, strette di mano. A meno che non si viva nella stessa casa.

Movida solo seduti e con limiti orari

La bella stagione porterà più persone a uscire la sera, ma resta in piedi il divieto di assembramenti quindi la movida – regolamentata anche da ordinanze locali – avrà le sue prescrizioni: consumazione solo ai tavoli ed entro una certa ora.

In casa chi ha la febbre

Resta in piedi anche l’obbligo di restare in casa per chi ha un’infezione respiratoria o febbre con temperatura superiore ai 37,5 gradi. Obbligo di restare in casa, ovviamente, per chi è in quarantena.

Divieto di assembramenti in strada

E’ uno dei punti più controversi, perché rischia di ledere direttamente il diritto delle persone a manifestare. Tuttavia restando in piedi il divieto di assembramento, cortei e manifestazioni si potranno svolgere solo a distanza di sicurezza e con mascherina.

Accanto a queste prescrizioni, tuttavia, arriveranno nuove aperture. In particolare tre:

a) Via l’autocertificazione
Dal 3 giugno non sarà più obbligatoria l’autocertificazione, neanche per gli spostamenti tra una regione e l’altra. Ci si potrà spostare senza più addurre motivi di estrema urgenza, salute, esigenze lavorative e visite ai congiunti. La mobilità torna un diritto.

b) Spostamenti tra regioni
Ci si potrà spostare liberamente da una regione all’altra essendo caduto l’obbligo dell’autocertificazione. Via libera dunque alle vacanze.

c) Apertura dei confini con gli altri Paesi europei
Cade l’obbligo di quarantena di 14 gioni per chi proviene dai Paesi dell’area Schengen e dalla Gran Bretagna.

Il prossimo step arriverà il 15 giugno. Da quella data partiranno i centri estivi per i bambini nonché i cinema e i teatri, mantenendo però il rispetto della distanza di almeno un metro sia per il personale sia per gli spettatori. Ci saranno anche dei limiti assoluti: massimo 1.000 spettatori per gli spettacoli all’aperto e massimo 200 per quelli al chiuso (per ogni singola sala).

30 maggio 2020 – tratto da lastampa.it

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