Lo smart working semplificato, che ha caratterizzato la fase emergenziale della pandemia, non andrà in soffitta il 31 marzo. Nel settore privato sarà prolungato fino al 30 giugno. Per altri tre mesi, quindi, a decorrere della conclusione dello stato di emergenza, i datori privati potranno applicare la modalità di lavoro agile ai propri dipendenti con contratti di lavoro subordinato anche in assenza degli accordi individuali previsti dalla legge 81/2017. E sempre fino al 30 giugno viene prorogato lo smart working per i lavoratori fragili. Le imprese potranno continuare a comunicare al Ministero del lavoro, in via telematica, i nominativi dei dipendenti in smart working e la data di cessazione della prestazione di lavoro in modalità agile, ricorrendo alla documentazione resa disponibile nel sito internet del Ministero. Sempre in via telematica potranno essere comunicate le informative in materia di sicurezza sul lavoro che i datori devono trasmettere almeno una volta all'anno ai dipendenti. A questo scopo potranno essere utilizzati i moduli predisposti dall'Inail. Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n. 70 del 24 marzo, il decreto legge 24/2022 sulle riaperture dopo la fine dello stato di emergenza è entrato ufficialmente in vigore. Anche se dispiegherà tutti i suoi effetti solo a partire dal 1° aprile, da quando inizierà una fase transitoria di un mese durante la quale gli italiani continueranno a convivere con alcune restrizioni dell'era Covid (green pass e mascherine) seppur in forma molto più soft.

Mascherine. La mascherina continuerà a essere un obbligo al chiuso fino al 30 aprile. Ma, eccezion fatta per alcuni particolari luoghi ed eventi in cui viene previsto l'obbligo di indossare la Ffp2 (mezzi di trasporto a lunga percorrenza e del trasporto pubblico locale, funivie, cabinovie, seggiovie, eventi sportivi, spettacoli che si svolgono al chiuso o all'aperto in sale teatrali, sale da concerto, cinema, locali di intrattenimento e musica dal vivo), in tutti gli altri luoghi chiusi (uffici pubblici e privati, ristoranti, bar, negozi, centri commerciali, uffici postali, banche, supermercati, luoghi di culto) si potrà indossare anche la chirurgica. Soprattutto, si potrà fare a meno del tutto della mascherina se sia garantito in modo continuativo l'isolamento da persone non conviventi. L'obbligo di indossare la mascherina chirurgica si applicherà anche ai lavoratori domestici e familiari. Nelle discoteche e nelle sale da ballo al chiuso resta in vigore fino al 30 aprile l'obbligo di indossare la mascherina (salvo il momento del ballo), non necessariamente Ffp2.

Green pass. Nella fase transitoria dal 1° al 30 aprile, gli italiani non potranno ancora dire addio al green pass ma l'uso delle certificazioni verdi sarà di molto alleggerito rispetto all'attuale regime. Continuerà a essere richiesto il green pass base (da vaccinazione, guarigione o tampone negativo) per accedere a mense, concorsi pubblici, corsi di formazione, scuole (con eccezione degli alunni e degli studenti) università (compresi gli studenti), posti di lavoro pubblici e privati. Ma basterà il green pass base (e non più il super green pass) per accedere a ristoranti e bar al chiuso sia per il servizio al tavolo che per quello al banco, nonché per assistere a eventi sportivi all'aperto. Basterà il green pass base (e non più il super green pass) per accedere a aerei, treni, navi, traghetti adibiti, autobus interregionali e Ncc. Dal 1° aprile non servirà più alcun green pass per accedere ai mezzi del trasporto pubblico locale (oggi serve il super green pass). Niente green pass anche per accedere ai servizi alla persona (barbieri, parrucchieri, estetisti) e per recarsi negli uffici pubblici, in banca, alla posta, nei negozi e nei centri commerciali. Saranno liberati dall'obbligo di green pass anche i clienti di alberghi e centri termali, i visitatori di musei, mostre, sagre e fiere, i passeggeri degli impianti di risalita.

Super green pass. Il super green pass continuerà a essere necessario fino al 30 aprile per praticare sport di squadra e di contatto e per accedere a palestre, piscine, convegni, congressi, centri culturali, sociali e ricreativi, feste, sale gioco, sale scommesse, discoteche ed eventi sportivi al chiuso.

Cerisano/D.Cirioli - 28 marzo 2022 – tratto da Italia Oggi

Altre notizie