La rete può assumere direttamente lavoratori da destinare alla «messa a fattor comune» tra le aziende retiste, se il relativo contratto (di rete) prevede il «regime di codatorialità». Lo precisa l'Ispettorato nazionale del lavoro nella nota n. 1229/2022, d'intesa con il ministero del lavoro. Se la rete contempla il regime di codatorialità, per le aziende retiste è possibile l'impiego sia dei lavoratori assunti dalla rete sia dei dipendenti delle altre imprese retiste. In ogni caso, deve essere utilizzato il nuovo modello «Unirete» per gli adempimenti di comunicazione («Co»).

Due questioni. I chiarimenti arrivano in risposta di due quesiti sull'adempimento della «Co» (comunicazione obbligatoria): il primo relativo all'impiego di lavoratori in distacco nell'ambito di un contratto di rete; il secondo relativo all'utilizzo della nuova modulistica, c.d. «Unirete», nell'ipotesi in cui operi una rete con soggettività giuridica.

Unirete e lavoratori in distacco. La prima questione è questa: l'utilizzo della modulistica Unirete è riservata ai soli rapporti di lavoro in regime di codatorialità o interessa anche i lavoratori in semplice distacco tra imprese nell'ambito del contratto di rete? Dalla lettura delle norme (dm n. 205/2021 che disciplina le modalità di comunicazione, le Co, dei lavoratori in distacco nell'ambito di un contratto di rete), spiega l'Inl, risulta che l'impresa di rete deve utilizzare il modello Unirete sia per i distacchi intra-rete sia fuori dalla rete, ma sempre ed esclusivamente in relazione a lavoratori in regime di codatorialità. In altre parole, il modello Unirete va utilizzato nel caso in cui un lavoratore in regime di codatorialità sia distaccato presso un'impresa appartenente alla rete oppure presso imprese non appartenenti alla rete; invece, nel caso in cui il distacco riguardi lavoratori non in regime di codatorialità, occorre utilizzare il modello «Unilav» tradizionale.

La rete come «soggetto». La seconda questione è questa: la rete, essendo giuridicamente autonoma e distinta rispetto alle aziende retiste in quanto dotata di personalità giuridica propria, ha la facoltà di assumere direttamente i propri dipendenti da impiegare nella realizzazione degli obiettivi prefissati nel programma di rete? Se è così, rispetto ai dipendenti della rete che vengano occupati presso le imprese retiste è obbligatorio effettuare la comunicazione attraverso il modello Unirete? L'Inl risponde affermativamente a entrambi i quesiti. Spiega, infatti, che la rete-soggetto può assumere direttamente dei propri dipendenti da impiegare nella realizzazione degli obiettivi prefissati nel programma di rete. Tuttavia, la «messa a fattor comune» di questi dipendenti, nell'ambito della rete-soggetto, è consentita solo se le aziende contraenti hanno scelto di aderire al regime di codatorialità per la gestione dei rapporti di lavoro. Pertanto, non essendoci un'esplicita esclusione normativa, le aziende in rete possono impiegare i lavoratori in forza alla rete-soggetto e alla stessa maniera possono impiegare pure i dipendenti delle altre imprese retiste, purché abbiano sottoscritto l'accordo di codatorialità, previsto e regolamentato nel contratto di rete. In tale ipotesi, come per la rete-contratto, è sempre richiesto di ottemperare agli obblighi di comunicazione tramite il nuovo e specifico modello Unirete.

Daniele Cirioli - 18 giugno 2022 – tratto da Italia Oggi

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