Sulla mini Ires per le aziende che assumono privilegiate le assunzioni a tempo indeterminato di donne con figli, giovani under 30 e ex percettori di reddito di cittadinanza. Previsti anche controlli per evitare comportamenti elusivi. Il concordato preventivo biennale entrerà effettivamente in vigore nel 2025, anno di imposta 2024. Per quanto riguarda l'attuazione della riforma fiscale, dopo che le 13 commissioni hanno consegnato i lavori sugli schemi attuativi si darà la precedenza a blocchi di decreti, prima quelli che non hanno un onere finanziario, poi quelli la cui entrata in vigore puo' essere prevista per il 2024 e infine quelli che hanno un costo. Prevista, infine, per il mese prossimo la messa in consultazione dei testi unici compilativi sulle norme fiscali preparati dall'Agenzia delle entrate. Sono alcune indicazioni fornite dal viceministro al Mef Maurizio Leo, e dal direttore dell'Agenzia delle entrate Ernesto Maria Ruffini in un convegno organizzato ieri dalla stampa specializzata.

L'attuazione della delega. Le prime misure sono quelle a costo zero che non richiedono copertura: «tutte norme sui procedimenti, sul calendario fiscale, sui versamenti». Il viceministro sottolinea inoltre che: «Il nostro obiettivo è quello di rappresentare tutta la riforma tributaria, questa è una novità assoluta rispetto al passato, poi pensando i tempi in relazione alle risorse che si reperiranno'». Dopo aver rispiegato il lavoro portato avanti dalle commissioni, in poco più di un mese dall'insediamento di agosto, alla consegna di ieri Leo ha dichiarato che: «I lavori verranno organizzati su 3 aree'». La prima è quella dei provvedimenti che non richiedono coperture, «ossia tutto quello che è racchiuso nella terza parte della legge delega». «Fatto questo avremo poi la necessità di verificare le risorse per vedere quelle che potremo mandare in vigore dal 2024», che rappresenta la seconda area. Per ultimo, l'attenzione si concentrerà sulle «norme che richiederanno risorse più impegnative. Per questo la nostra idea è quella di mettere a disposizione di tutti gli addetti ai lavori, mandare in consultazione i testi in modo tale da vedere quando ci sarà la possibilità, quando reperiremo le risorse necessarie, per fare in modo che quando otterremo le risorse ci sarà già condivisione sui testi, in modo che non ci saranno difficoltà''.

La mini Ires e la riforma Irpef. Per quanto riguarda la proroga per tutto il 2024 del cuneo fiscale, Leo ha di nuovo rinviato agli esiti dei conti pubblici nel documento di economia e finanza. Se si dovesse ottenere la proroga del taglio del cuneo per Leo si dovrebbe procedere di pari passo al taglio dell'aliquota Irpef e il passaggio da 4 a tre. «Nel momento in cui diamo maggiori risorse in tasca ai contribuenti» potrebbe scattare un «meccanismo delle aliquote che potrebbe comportare un recupero di queste somme, attraverso un maggiore aggravio fiscale». «Se ci saranno le condizioni potremmo costruire un meccanismo a 3 aliquote con la tassazione al 23% che ''potrà abbracciare i contribuenti fino a 28.000 euro, oggi ci si ferma a 15.000 euro». Per quanto riguarda la mini Ires e il regime opzionale di applicazione del 15% di aliquota per le imprese che creano occupazione o investono in ricerca, Leo ha chiarito che tutto parte dallo slogan: «chi più assume meno paga, chi più investe meno paga». Sul punto però bisogna capire quando la norma entrerà in vigore. Nel frattempo però Leo ha delineato quali potrebbero essere le categorie di assunzioni che beneficeranno dello sgravio. «Quelle a tempo indeterminato. Poi non solo questi, si privilegeranno le imprese che assumono donne con figli, o i giovani under 30come abbiamo indicato nella legge delega. Si puo' pensare di intervenire anche per coloro che escono dal reddito di cittadinanza e quindi far pesare in misura maggiore per queste categorie il peso rispetto all'ordinario». Si attiveranno controlli antielusivi, sul tracciato di quelli già in vigore per temi simili come la contestazione all'interno dei gruppi di spostamento di personale per poter avvantaggiarsi del beneficio, o misure legate all'impatto del costo lavoro sostenute dall'impresa.

Cristina Bartelli - 21 settembre 2023 – tratto da Italia Oggi

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