Come impatta il nuovo assegno unico sulle buste paga di marzo?

A partire da questo mese l’assegno unico è stato erogato dall’Inps a chi ne ha fatto richiesta entro fine febbraio, andando a sostituire le altre misure di sostegno alle famiglie con figli a carico, a prescindere dall’occupazione dei genitori (dipendenti, autonomi, disoccupati, incapienti).

Per i genitori lavoratori dipendenti, dunque, dalle buste paga di marzo spariscono alcune voci: oltre al “vecchio” Assegno al nucleo familiare (Anf), anche la detrazione per i figli a carico minori di 21 anni (incluse le maggiorazioni per figli minori di tre anni e per quelli con disabilità) e la detrazione per famiglie numerose. In più vengono cancellati altri aiuti erogati dall’Inps, come il premio alla nascita (o adozione) e il bonus bebè. Resta vivo il bonus nido.

Le modifiche in busta paga valgono anche per chi non ha chiesto l’assegno?

Sì, queste voci vengono eliminate per tutti. Le somme che prima erano riconosciute o anticipate dal datore di lavoro in busta paga vengono infatti “assorbite” definitivamente dal nuovo assegno unico, anche per chi ancora non lo ha richiesto.

Vengono cancellate tutte le detrazioni per i familiari?

No. Restano la detrazione per il coniuge a carico e quella per i figli a carico con età uguale o superiore a 21 anni. Inoltre, per i figli under 21 – anche se non spettano più le detrazioni per figli a carico – continuano a valere detrazioni e deduzioni previste per oneri e spese sostenute nel loro interesse.

Oltre a quelle per i carichi di famiglia, ci sono altre modifiche nei cedolini?

Sì, sulle buste paga impatta anche la nuova Irpef: cambiano le aliquote (che passano da cinque a quattro scaglioni); sparisce il bonus Renzi-Gualtieri di 100 euro, assorbito nella detrazione per lavoro dipendente con l’eventuale aggiunta del trattamento integrativo per i lavoratori incapienti; si alleggerisce il prelievo contributivo (per il 2022 c’è la decontribuzione dello 0,8 per cento).

Anche la riforma Irpef è scattata a marzo?

La riforma delle aliquote e degli scaglioni Irpef è entrata ufficialmente in vigore il 1° gennaio 2022.

I primi cambiamenti, quindi, si sono visti già sui cedolini di gennaio, ma a marzo ci sono le variazioni più evidenti. Anche se il Fisco dà comunque tempo ai datori fino ad aprile per applicare le novità 2022, facendo poi «un conguaglio per i primi tre mesi» (circolare 4/E/2022).

C’è tempo fino al 30 giugno per fare domanda per l’assegno unico universale senza perdere gli arretrati dal mese di marzo 2022.

D.Aquaro/M.Finizio - 29 marzo 2022 - tratto da sole24ore.com

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