Violare norme di sicurezza sul lavoro non comporterà l’immediata e automatica decurtazione di punti alla patente a crediti, obbligatoria per lavorare nei cantieri dal 1° ottobre 2024. Infatti, sarà necessario un provvedimento definitivo di addebito della violazione: una sentenza passata in giudicato o un’ordinanza ingiunzione divenuta definitiva (cosa evitabile, per esempio, pagando la sanzione al primo verbale ispettivo).

Lo prevede, tra l’altro, un emendamento del governo al ddl di conversione del dl n. 19 del 2 marzo 2024, che riscrive la disciplina del nuovo «sistema di qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi tramite crediti» (inserito all’art. 27 del TU sicurezza, il dlgs n. 81 del 9 aprile 2008). L’emendamento, inoltre, esclude dalla patente chi, nel cantiere, effettua mere forniture o prestazioni di natura intellettuale (professionisti) e dettaglia le violazioni con relativa decurtazione dei crediti in apposito allegato.

Una patente per lavorare

La patente sarà il titolo abilitante, di imprese e lavoratori autonomi, per lavorare nei cantieri temporanei e mobili. L’emendamento corregge il campo di applicazione: sono fuori coloro che effettuano mere forniture o prestazioni di natura intellettuale. Inoltre, per imprese e lavoratori autonomi stranieri, stabiliti in paesi Ue ed extraUe, è fatto salvo il possesso di un documento equivalente e, nel caso di paesi extraue, che sia riconosciuto in Italia.

Serve la nomina del Rspp

La patente sarà rilasciata dall’ispettorato nazionale del lavoro, in formato digitale, in presenza di prescritti requisiti, tra cui: iscrizione alla camera di commercio; formazione sulla sicurezza di datore di lavoro, dirigenti, preposti, lavoratori dell’impresa o lavoratori autonomi; possesso Durc; possesso Dvr (documento valutazione rischi) e Durf (documento unico regolarità fiscale), nei soli casi previsti dalla legge precisa ora l’emendamento. Che aggiunge un nuovo requisito: avvenuta designazione del responsabile del servizio di prevenzione e protezione (Rspp), anche qui nei soli casi previsti dalla legge. Infine, l’emendamento stabilisce che il possesso dei requisiti andrà autocertificato.

Violazioni e punti

La patente avrà un punteggio iniziale di 30 crediti, ma per lavorare ne basteranno 15. I crediti sono soggetti a decurtazione in presenza di violazioni dei datori di lavoro, dirigenti e preposti dell’impresa o dei lavoratori autonomi. L’emendamento dettaglia le violazioni e i relativi punti, precisando che la decurtazione scatta solo da provvedimenti definitivi, tali da intendersi una sentenza passata in giudicato o un’ordinanza ingiunzione divenuta definitiva. Fissa poi un tetto alla decurtazione in presenza di un unico accertamento con più violazioni: non più del doppio dei punti previsti per la violazione più grave.

La sanzione

La vigente disciplina prevede che chi lavora senza patente o con un punteggio sotto 15 crediti sia punito con sanzione da 6mila a 12mila euro, non soggetta a diffida, e dall’interdizione dalla partecipazione a lavori pubblici per 6 mesi. L’emendamento corregge l’importo della sanzione: 10% del valore dei lavori, con minimo di 6mila euro, non soggetta a diffida, più interdizione di sei mesi.

L’attuazione

La vigente disciplina prevede che, per il riacquisto dei crediti, è necessario frequentare corsi di formazione.

L’emendamento toglie questa previsione e affida al ministero del lavoro il compito di dare attuazione all’intera nuova disciplina, fissando i criteri per attribuire ulteriori crediti al punteggio iniziale, nonché le modalità di recupero di quelli persi. Aspetto, questo, contestato dalle opposizioni ieri in commissione bilancio: una «delega in bianco, a un futuro decreto del governo su aspetti dirimenti come le modalità di recupero o acquisto dei crediti da parte delle aziende, esautorando di fatto il Parlamento del suo ruolo», ha spiegato Maria Cecilia Guerra, responsabile Lavoro del Pd e deputata della commissione bilancio. Infine, l’emendamento conferma che il ministero, come è previsto oggi, potrà estendere l’operatività della patente ad altri ambiti di attività.

Daniele Cirioli - 12 aprile 2024 – tratto da Italia Oggi

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