Tra le novità del nuovo decreto lavoro copertura Inail e sorveglianza sanitaria estesa a tutti i lavoratori domestici, oltre all’aumento a 3.000 euro della deduzione Irpef per i datori di lavoro

Nella bozza del decreto lavoro allo studio del Governo c'è un’importante novità per le famiglie che assumono colf e badanti. All'articolo 34 del testo viene previsto che il tetto alla deduzione Irpef dal reddito complessivo del costo pagato nel corso dell'anno dalle famiglie per i contributi previdenziali versati in relazione agli addetti ai servizi domestici e all’assistenza personale o familiare sale dagli attuali 1.549,37 a 3.000 euro.

Ma non solo. In arrivo anche sorveglianza sanitaria estesa a tutti i lavoratori domestici. Dove per lavoratori domestici si devono intendere gli addetti ai servizi personali domestici di ambo i sessi che prestano a qualsiasi titolo la loro opera per il funzionamento della vita familiare sia che si tratti di personale con qualifica specifica, sia che si tratti di personale adibito a mansioni generiche.

Non solo. Il tetto allo sconto fiscale per chi paga i contributi ai lavoratori domestici potrebbe raddoppiare arrivando a 3.000 euro l'anno.

Sono alcune delle novità contenute nel decreto lavoro che il governo sta mettendo a punto e che potrebbe presentare a fine mese con il nuovo taglio del cuneo fiscale annunciato con il Documento di economia e finanza (Def).

Arriva la sorveglianza sanitaria Inail

Come accade per i lavoratori privati anche ai collaboratori domestici l'Inail potrà assicurare, senza costi per il datore di lavoro, una visita medica preventiva per constatare controindicazioni al lavoro e per consentire allo stesso lavoratore di valutare la sua idoneità alla mansione specifica.

Oltre a questa si aggiungono le visite periodiche per controllare lo stato di salute dei lavoratori e poter esprimere il giudizio di idoneità alla mansione specifica.

La periodicità di questi accertamenti, qualora non prevista, viene stabilita, di norma, in una volta l’anno.

La visita medica, inoltre potrà essere richiesta anche dal lavoratore per valutare le condizioni di salute e se queste sono suscettibili di peggioramento a causa dell’attività lavorativa svolta.

Nessun onere per le famiglie

Alle visite mediche provvede, come detto, l'Istituto nazionale per l'assicurazione sul lavoro attingendo dalle proprie risorse. Il che significa che per i datori di lavoro e dunque per le famiglie non ci saranno costi nel gestire le visite mediche preventive o quelle periodiche di controllo sulla verifica dell'idoneità alla prestazione di lavoro del collaboratore domestico.

Sale a 3.000 euro lo sconto fiscale

Nella bozza del decreto lavoro, risorse permettendo, c'è anche un'altra importante novità per le famiglie che assumono colf e badanti. All'articolo 34 del testo viene previsto che il tetto alla deduzione Irpef dal reddito complessivo del costo pagato nel corso dell'anno dalle famiglie per i contributi previdenziali versati in relazione agli addetti ai servizi domestici e all’assistenza personale o familiare sale dagli attuali 1.549,37 a 3.000 euro.

Marco Mobili - 15 aprile 2023 – tratto da sole24ore.com

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