Nel 2023 la spesa per pensioni è aumentata del 6,3%, arrivando a quota 269,6 miliardi di euro. In crescita anche le entrate contributive, ma del 4,4%, salite a 214,6 miliardi. L’incremento della spesa è stato causato soprattutto dall’adeguamento degli assegni all’inflazione, che l’anno scorso ha toccato l’8,1%. I dati sono contenuti nella Relazione sui flussi di cassa e l’andamento produttivo del 2023 diffusa dall’Inps. Ben 38,6 miliardi sono stati spesi per prestazioni assistenziali e ammortizzatori sociali (assegno unico, Naspi, ecc.) conun aumento del 10,1%. Il numero di pensioni in pagamento è arrivato a 17,8 milioni mentre quello delle prestazioni d’invalidità a 3,6 milioni. Rilevanti progressi sono stati compiuti nel recupero dell’evasione contributiva: da 1,7 miliardi nel 2022 a 2,4 miliardi nel 2023 (+39,2%). L’istituto di previdenza ha assunto 4.791 persone a fronte di 1.434 pensionamenti. I servizi digitali si sono molto sviluppati: 58 milioni gli accessi con Spid, Cie o Cns, con un aumento del 40%. 

Enrico Marro - 04 aprile 204 – tratto da corsera.it

Altre notizie