A seguito di licenziamento, mi dovrà essere riconosciuta dal datore di lavoro l’indennità sostitutiva del preavviso. Questa verrà computata ai fini della pensione? C’è differenza rispetto a lavorare nel periodo di preavviso?

Il riconoscimento dell’indennità sostitutiva del preavviso è soggetto al versamento dei contributi previdenziali da parte del datore di lavoro, come se lei avesse lavorato per la durata del preavviso. La contribuzione versata è utile al diritto e alla misura della pensione.

I contributi relativi alla indennità coprono i singoli periodi cui si riferisce e sono parificati, a tutti gli effetti, ai contributi versati in costanza di rapporto di lavoro, pertanto, trattandosi di contribuzione assimilata a quella da lavoro effettivo, è utile ai fini del raggiungimento dei 35 anni effettivi di contributi richiesti per la pensione anticipata come requisito aggiuntivo rispetto ai 42 anni e 10 mesi per gli uomini (con un anno in meno per le donne).

Durante il periodo coperto dalla indennità sostitutiva lei potrà lavorare, ma non potrà percepire la Naspi.

F.Bicicchi/A.Orlando/M.Podda - 10 ottobre 2022 – tratto da sole24ore.com

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