Concordato preventivo biennale 2024 - 2025 legato alla massimizzazione dell’esito ai fini Isa sul periodo d’imposta 2023. I quattro casi riportati, con risultati diversi a seconda dei casi, e non sempre in linea con le aspettative, confermano che è questa la parte più importante che porta alla determinazione della proposta concordataria per il biennio 2024-2025.

Il risultato finale è poi, in tono sicuramente minore, influenzato da altre variabili. In primis da un coefficiente definito di benchmark (solitamente positivo) che nella pratica aumenta il valore proposto dall’Isa, a cui si aggiunge un ulteriore coefficiente (andamento individuale) che ha il compito di valorizzare il reddito operativo specifico del singolo contribuente nell’ultimo triennio (2021/22/23) traducendosi in un’ulteriore variazione (a seconda dei casi positiva o negativa) del reddito sopra determinato.

Reddito inferiore rispetto a quello medio

L’altro passaggio prevede un ulteriore aggiustamento (che però non scatta negli esempi elaborati) operante se il reddito definito dai precedenti due passaggi metodologici si presenti inferiore rispetto a quello medio dei lavoratori dipendenti dello stesso settore. È poi prevista un’ulteriore rivalutazione del risultato determinato con i criteri sopra elencati con l’utilizzo delle proiezioni macroeconomiche disponibili che prevedono una crescita del Pil dello 0,6% nel 2024 e dell’1% nel 2025.
Il sistema prevede il graduale raggiungimento di un livello corrispondente alla piena affidabilità al termine del biennio oggetto di concordato, per cui stabilisce che la proposta per il periodo di imposta 2024 venga dimezzata al 50%, per poi allinearsi al punto più alto solo nel 2025.

I quattro casi riportati di seguito evidenziano situazioni variegate dove la convenienza all’adesione andrà valutata attentamente soppesando al meglio le variabili in gioco.

Il primo caso:

la società in nome collettivo che fabbrica tende da sole

Impresa artigiana (società in nome collettivo con due soci) che produce ed installa tende da sole (codice Isa CD20U) con tre dipendenti a tempo pieno

-Dichiara nel 2023 ricavi per un ammontare pari a 652.233 euro. Il reddito 2023 rilevante dichiarato ai fini del Cpb risulta pari a 58.076 euro mentre il valore della produzione netta ai fini Irap è pari a 84.632 euro

-Il suo punteggio di affidabilità fiscale risulta pari a 6,70 con ulteriori componenti positivi per massimizzare il profilo di affidabilità pari a 39.249 euro

-Tenendo conto anche delle previsioni macroeconomiche del Pil, la sua proposta di concordato preventivo biennale ai fini delle imposte sui redditi per il periodo d’imposta 2024 è pari a 78.544 euro (105.259 per l’Irap) e per il 2025 di 99.651 euro (126.634 per l’Irap), beneficiando quindi nel primo anno della riduzione del 50% delle ulteriori componenti reddituali richieste

IL RESPONSO DEL SOFTWARE

Il punteggio 6,70

LA PROPOSTA DI CONCORDATO PREVENTIVO BIENNALE

Le imposte sui redditi

Reddito dichiarato nel periodo d’imposta 2023 58.076 euro

Reddito proposto per il periodo d’imposta 2024 78.544 euro

Reddito proposto per il periodo d’imposta 2025 99.651 euro

L’Irap

Valore della produzione netta dichiarato per il periodo d’imposta 2023 84.632 euro

Valore della produzione netta proposto per il periodo d’imposta 2024 105.259 euro

Valore della produzione netta proposto per il periodo d’imposta 2025 126.634 euro

Il reddito dichiarato sul 2023 è pari a 58.076 euro. Esso porta a un voto pari a 6,70. Non scattano indicatori di anomalia, ma gli indicatori elementari ricavi e reddito per addetto sono insufficienti e questo comporta uno sforzo molto importante per arrivare al 10 pari a oltre 39mila euro (39.249).
Il sistema, poi per effetto del complesso meccanismo sopra descritto, richiede altri 2.356 euro di maggior valore per arrivare al reddito concordatario proposto; dove, considerato l’abbattimento del 50% previsto per il primo anno, è pari a 78.544 euro mentre per il 2025 ammonta a 99.651 euro.

Il secondo caso:

Una ditta individuale che vende articoli di pelletteria al dettaglio e da viaggio

La ditta (codice Isa DM05U) ha due dipendenti a tempo pieno

-Dichiara nel 2023 ricavi per un ammontare pari a 467.357 euro generando un valore aggiunto di 404.700 euro. Il reddito 2023 rilevante dichiarato ai fini del Cpb risulta pari a 42.118 euro mentre non rileva il valore della produzione netta ai fini Irap in quanto ditta individuale

-Il suo punteggio di affidabilità fiscale risulta pari a 7,81; il software non propone componenti positivi per massimizzare il profilo di affidabilità in quanto il contribuente ha una unica anomalia sull’indicatore di affidabilità «durata e decumulo delle scorte»

-La sua proposta di concordato preventivo biennale ai fini delle imposte sui redditi per il periodo d’imposta 2024 è pari a 62.491 euro e per il 2025 di 83.437 euro, beneficiando quindi nel primo anno della riduzione del 50% delle ulteriori componenti reddituali richieste

IL RESPONSO DEL SOFTWARE

Il punteggio 7,81

LA PROPOSTA DI CONCORDATO PREVENTIVO BIENNALE

Le imposte sui redditi

Reddito dichiarato nel periodo d’imposta 2023 42.118 euro

Reddito proposto per il periodo d’imposta 2024 62.491 euro

Reddito proposto per il periodo d’imposta 2025 83.437 euro

L’Irap

Valore della produzione netta dichiarato per il periodo d’imposta 2023 Non soggetta a Irap

Valore della produzione netta proposto per il periodo d’imposta 2024 Non soggetta a Irap

Valore della produzione netta proposto per il periodo d’imposta 2025 Non soggetta a Irap

Nel secondo esempio si parte da un buon punteggio Isa pari a 7,81 e da un reddito (2023) di tutto rispetto pari a 42.118 euro. Qui però è il magazzino a costare caro al contribuente. Infatti, nel caso in questione, nonostante non si verifichi alcun indicatore di anomalia e con un voto pari a 10 sui tre indicatori fondamentali (ricavi, valore aggiunto e reddito per addetto), è proprio l’indice di durata e decumulo delle scorte (pari a 1,23) che penalizza l’intero risultato finale che diventa pari a 7,81.
In questo caso, il sistema Isa non mette in chiaro un importo in termini di ricavi (si veda l’articolo di domenica 16 giugno) perché l’indicatore del magazzino non è sistemabile attraverso la procedura dell’adeguamento dei ricavi. Per questo è lo stesso sistema del concordato preventivo a quantificare direttamente il maggior ricavo che permette l’approdo al concordato. E anche qui si parla di cifre elevate.
v Infatti il reddito proposto per il 2024 sarà pari ad altri 20mila euro in più per arrivare poi a 83.347 euro nel 2025, praticamente più del doppio rispetto al dichiarato sul 2023 (e probabilmente troppo penalizzante per le forze di questo contribuente).

Il terzo caso:

Il professionista che esercita attività di perito industriale senza dipendenti

Il professionista (codice Isa DK02U):

-Dichiara nel 2023 compensi per un ammontare pari a 125.118 euro. Il reddito rilevante dichiarato nel 2023 ai fini del Cpb risulta pari a 93.417 euro mentre non rileva il valore della produzione netta ai fini Irap in quanto professionista singolo

-Il suo punteggio risulta pari a 9,93; il software propone componenti positivi per massimizzare il profilo di affidabilità per 117 euro necessari

-La sua proposta di concordato preventivo biennale ai fini delle imposte sui redditi per il periodo d’imposta 2024 è pari a 98.755 euro e per il 2025 di 104.569 euro, beneficiando quindi nel primo anno della riduzione del 50% delle ulteriori componenti reddituali richieste

IL RESPONSO DEL SOFTWARE

Il punteggio 9,93

LA PROPOSTA DI CONCORDATO PREVENTIVO BIENNALE

Le imposte sui redditi

Reddito dichiarato nel periodo d’imposta 2023 93.417 euro

Reddito proposto per il periodo d’imposta 2024 98.755 euro

Reddito proposto per il periodo d’imposta 2025 104.569 euro

L’Irap

Valore della produzione netta dichiarato per il periodo d’imposta 2023 Non soggetto a Irap

Valore della produzione netta proposto per il periodo d’imposta 2024 Non soggetto a Irap

Valore della produzione netta proposto per il periodo d’imposta 2025 Non soggetto a Irap

Nel terzo esempio il professionista in questione si avvicina alla perfezione con un voto pari a 9,93. Qui però a differenza dell’esempio 1 e dell’esempio successivo (n. 4), il sistema rispetto al voto Isa aggiunge altri 11mila euro (circa) per arrivare alla proposta concordataria: nel caso specifico le componenti di benchmark e l’andamento individuale hanno un peso rilevante.

Il quarto caso:

La società che esercita attività di bar con due soci (di cui uno al 50%) e 4 dipendenti part time

La società (codice Isa DG37U):

-Dichiara nel 2023 ricavi per un ammontare pari a 610.585 euro Il reddito rilevante dichiarato nel 2023 ai fini del Cpb risulta pari a 18.775 euro mentre il valore della produzione netta ai fini Irap è pari a 22.775 euro

-Il suo punteggio di affidabilità fiscale risulta pari a 10

-La sua proposta di concordato preventivo biennale ai fini delle imposte sui redditi per il periodo d’imposta 2024 è pari a 19.832 euro (23.856 per l’Irap) e per il 2025 di 20.985 euro (25.049 per l’Irap), beneficiando quindi nel primo anno della riduzione del 50% delle ulteriori componenti reddituali richieste

IL RESPONSO DEL SOFTWARE

Il punteggio

10

LA PROPOSTA DI CONCORDATO PREVENTIVO BIENNALE

Le imposte sui redditi

Reddito dichiarato nel periodo d’imposta 2023 18.775 euro

Reddito proposto per il periodo d’imposta 2024 19.832 euro

Reddito proposto per il periodo d’imposta 2025 20.985 euro

L’Irap

Valore della produzione netta dichiarato per il periodo d’imposta 2023 22.775 euro

Valore della produzione netta proposto per il periodo d’imposta 2024 23.856 euro

Valore della produzione netta proposto per il periodo d’imposta 2025 25.049 euro

Infine nel quarto esempio sembra esserci un importante giovamento dal Cpb. Il voto Isa sul 2023 è pari a 10 e con ulteriori soli 2mila euro a fronte di un reddito dichiarato non particolarmente importante il contribuente può definire anche 2024 e 2025.

M.Cerofolini/L.Pegorin/G.P.Ranocchi-20 giugno 2024 – tratto da sole24ore.com

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