Domanda. A partire dal 2021, ho eseguito nella mia abitazione lavori di ristrutturazione fruendo del superbonus al 110 per cento, e ho iniziato a detrarre, nel 730/2022, il primo dei cinque anni. Le opere sono continuate anche nel 2022, e per queste ultime potrei fruire della detrazione in quattro anni. Non avendo sufficiente capienza annuale Irpef per recuperare interamente le spese sostenute nel 2022, vorrei utilizzare la facoltà di spalmare in 10 anni il superbonus, così come previsto dal decreto Cessioni (Dl 11/2023, convertito dalla legge 38/2023). Io mi avvalgo del 730 precompilato e, se ho capito bene, dovrei non detrarre alcunché sul 730/2023, relativamente alle spese sostenute nel 2022, e iniziare a recuperare la prima rata nel 730/2024. È corretto questo modo di procedere?

Risposta. Si conferma la correttezza dell'impostazione dichiarativa indicata dal lettore, circa la modalità per conseguire la detrazione in dieci rate, contro le ordinarie quattro, delle spese di ristrutturazione rientranti nel superbonus e sostenute nell'anno 2022. Secondo quanto previsto dall'articolo 119, comma 8-quinquies, del Dl 34/2020, a seguito dell'integrazione effettuata dall'articolo 2, comma 3-sexies, del Dl 11/2023, l'opzione, irrevocabile, per la ripartizione in dieci quote annuali va esercitata nella dichiarazione relativa al periodo d'imposta 2023 (quindi, nel modello Redditi o 730 da presentare nel 2024), a condizione che la prima rata di detrazione relativa al periodo d'imposta 2022 non venga indicata nella dichiarazione dei redditi da presentare nel corso del 2023.

A.Calvano/A.Calvano - 4 settembre 2023 – tratto da sole24ore.com

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