Il Pnrr arruola i pensionati pubblici e privati. Fino al 31 dicembre 2026, le amministrazioni titolari di interventi previsti dal Pnrr (ministeri, regioni, comuni, province, città metropolitane) potranno conferire incarichi di consulenza retribuiti (per non più di tre anni) a lavoratori che siano andati in pensione. Viene infatti prevista una deroga ad hoc al divieto tuttora vigente in ottica di spending review che proibisce alle p.a. di attribuire incarichi a soggetti gia' lavoratori privati o pubblici collocati in quiescenza. I pensionati arruolati nei ranghi della p.a. per il Pnrr potranno svolgere incarichi di responsabili unici del procedimento.

Per accedere ai concorsi pubblici sarà necessario registrarsi al Portale InP.a. che diventa in questo modo la piattaforma unica per centralizzare le procedure di reclutamento della pubblica amministrazione ma anche delle regioni e degli enti locali, a cui il Portale viene esteso. Dal 1° luglio le assunzioni a tempo determinato e indeterminato nelle p.a., così come tutte le procedure di mobilità, dovranno passare dal Portale voluto dal ministro Renato Brunetta, a cui ci si potrà registrare gratuitamente tramite Spid e carta di identità elettronica. All'atto della registrazione, gli aspiranti dipendenti pubblici dovranno compilare il proprio curriculum e indicare un indirizzo pec a cui ricevere tutte le comunicazioni relative al concorso. Sul Portale del Reclutamento, le p.a. dovranno pubblicare gli avvisi di selezione e, in un'apposita sezione, gli avvisi delle procedure di mobilità a cui il personale interessato potrà candidarsi previa registrazione corredata dal cv in formato digitale.

Sono alcune delle misure per velocizzare la messa a terra dei progetti Pnrr da parte degli enti pubblici contenute nel decreto legge approvato ieri dal consiglio dei ministri. Un decreto Pnrr bis (dopo il primo provvedimento di fine 2021) che contiene un corposo capitolo dedicato all'accelerazione delle assunzioni nella p.a. e al rafforzamento della capacità amministrativa degli enti locali. Tutti gli enti pubblici potranno conferire incarichi professionali con le modalità di selezione semplificate previste dal dl 80/2021, applicandole anche alle procedure di reclutamento già avviate o da avviare. L'obiettivo, tracciato da Brunetta, è riportare il numero di dipendenti pubblici, tra cinque anni, a quota 4 milioni, contro i 3,2 milioni attuali, abbassando di 5-6 anni l'età media, ora sopra i 50 anni.

Cambiano i concorsi nella p.a.

Finita l'emergenza, le procedure concorsuali sprint previste dal dl 44/2021 (e che contemplavano nei concorsi per il reclutamento di personale non dirigenziale, lo svolgimento di una sola prova scritta e di una prova orale) vengono riviste. Ora si prevede che la prova scritta debba essere «almeno una» (il che lascia intendere che possano esservi più scritti) mentre per la prova orale si dispone che essa debba accertare la conoscenza di almeno una lingua straniera. «Il numero delle prove d'esame e le modalità di svolgimento e correzione», si legge nel decreto, dovranno «contemperare l'ampiezza e profondità della valutazione delle competenze definite nel bando con l'esigenza di assicurare tempi rapidi e certi di svolgimento del concorso».

Le prove di esame potranno essere precedute da forme di preselezione predisposte anche da imprese e soggetti specializzati in selezione del personale. Nello svolgimento delle prove, le p.a. avranno piena autonomia. Potranno scegliere la tipologia di selezione che più si adatta a ricoprire i posti messi a concorso e potranno prevedere che, per l'assunzione di profili specializzati, vengano valutate, oltre alle competenze, anche le esperienze lavorative pregresse.

Il Piao slitta al 30 giugno

Il decreto approvato ieri dal cdm fa slittare dal 30 aprile al 30 giugno 2022 il termine per adottare per la prima volta il Piao (Piano integrato di attività e organizzazione). La conseguenza è che non vi saranno sanzioni per le p.a. che non adotteranno il Piano fino alla deadline prescritta. Gli enti locali avranno tempo fino a fine settembre (4 mesi dall'approvazione dei preventivi, il cui termine ultimo è attualmente fissato al 31 maggio 2022).

Assunzioni nelle regioni

Per realizzare i progetti previsti dal Pnrr, le regioni a statuto ordinario potranno assumere con contratto a tempo determinato personale con qualifica non dirigenziale in possesso di specifiche professionalità per un periodo anche superiore a trentasei mesi, ma non eccedente la durata di completamento del Pnrr e comunque non oltre il 31 dicembre 2026. Potranno anche essere assunti dirigenti a tempo determinato se ciò è finalizzato a ricoprire posizioni dirigenziali vacanti e relative a compiti strettamente funzionali all'attuazione del Pnrr.

Francesco Cerisano - 14 aprile 2022 – tratto da Italia Oggi

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